Page 977 - Giorgio Vasari
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fiumi più famosi del dominio di Fiorenza. Ma quest'opera così
cominciata rimase imperfetta per la morte d'Andrea; come rimase
anco, ma poco meno che finita, una tavola che fece per i monaci di
Vallombrosa alla loro badia di Poppi in Casentino; nella quale tavola
fece una Nostra Donna Assunta con molti putti intorno, San Giovanni
Gualberto, San Bernardo cardinale loro monaco, come s'è detto, S.
Caterina e San Fedele. La quale tavola così imperfetta è oggi in detta
Badia di Poppi. Il simile avvenne d'una tavola non molto grande, che
finita doveva andar a Pisa. Lasciò bene finito del tutto un molto bel
quadro, che oggi è in casa di Filippo Salviati, et alcuni altri. Quasi ne'
medesimi tempi Giovanbattista della Palla, avendo compere quante
sculture e pitture notabili aveva potuto, facendo ritrarre quelle che
non poteva avere, aveva spogliato Fiorenza d'una infinità di cose
elette, senza alcun rispetto, per ordinare al re di Francia un
appartamento di stanze, che fusse il più ricco di così fatti ornamenti
che ritrovare si potesse. Costui dunque, desiderando che Andrea
tornasse in grazia et al servigio del re, gli fece fare due quadri: in uno
dipinse Andrea Abramo in atto di volere sacrificare il figliuolo; e ciò
con tanta diligenza, che fu giudicato che insino allora non avesse mai
fatto meglio. Si vedeva nella figura del vecchio espressa divinamente
quella viva fede e constanza che senza punto spaventarlo, lo faceva
di buonissima voglia pronto a uccidere il proprio figliuolo. Si vedeva
anco il medesimo volgere la testa verso un bellissimo putto, il quale
parea gli dicesse che fermasse il colpo. Non dirò quali fussero
l'attitudini, l'abito, i calzari et altre cose di quel vecchio, perché non è
possibile dirne a bastanza. Dirò bene che si vedeva il bellissimo e
tenero putto Isaac tutto nudo tremare per timore della morte e quasi
morto senza esser ferito. Il medesimo aveva, non che altro, il collo
tinto dal calor del sole e candidissime quelle parti che nel viaggio di
tre giorni avevano ricoperto i panni. Similmente il montone fra le
spine pareva vivo et i panni di Isaac in terra più tosto veri e naturali
che dipinti. Vi erano, oltre ciò, certi servi ignudi che guardavano un
asino che pasceva et un paese tanto ben fatto che quel proprio dove
fu il fatto non poteva esser più bello né altrimenti. La qual pittura,
avendo dopo la morte d'Andrea e la cattura di Battista compera
Filippo Strozzi, ne fece dono al signor Alfonso Davalos marchese del