Page 964 - Giorgio Vasari
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per l'assedio di Fiorenza volute scassare di dove erano confitte da
Giovanbatista della Palla, per mandare al re di Francia; ma perché
erano confitte di sorte che tutta l'opera si sarebbe guasta, restarono
nel luogo medesimo con un quadro di Nostra Donna che è tenuto
cosa rarissima. Fece dopo questo Andrea una testa d'un Cristo, tenuta
oggi dai frati de' Servi in sull'altare della Nunziata, tanto bella, che io
per me non so se può imaginare da umano intelletto, per una testa
d'un Cristo, la più bella. Erano state fatte in San Gallo, fuor della
porta nelle capelle della chiesa, oltre alle due tavole d'Andrea, molte
altre, le quali non paragonano le sue; onde avendosene ad allogare
un'altra, operarono que' frati col padrone della capella ch'ella si desse
ad Andrea; il quale, cominciandola subito, fece in quella quattro
figure ritte che disputano della Trinità, cioè un Santo Agostino, che
con aria veramente africana et in abito di vescovo si muove con
veemenzia verso un San Pier martire, che tiene un libro aperto in aria
et atto fieramente terribile, la quale testa e figura è molto lodata.
Allato a questo è un San Francesco che con una mano tiene un libro e
l'altra ponendosi al petto pare che esprima con la bocca una certa
caldezza di fervore che lo faccia quasi struggere in quel
ragionamento. Èvvi anco un S. Lorenzo, che ascolta come giovane e
pare che ceda all'autorità di coloro. Abbasso sono ginocchioni due
figure, una Maddalena con bellissimi panni, il volto della quale è
ritratto della moglie, perciò che non faceva aria di femine in nessun
luogo che da lei non la ritraesse; se pur aveniva che da altre tallora
la togliesse, per l'uso del continuo vederla e per tanto averla
disegnata e, che è più, averla nell'animo impressa, veniva che quasi
tutte le teste che faceva di femmine, la somigliavano. L'altra delle
quattro figure fu un San Bastiano, il quale, essendo ignudo, mostra le
schiene che non dipinte, ma paiono a chiunche le mira vivissime. E
certamente questa fra tante opere a olio fu dagl'artefici tenuta la
migliore, conciò sia che in essa si vede molta osservanza nella misura
delle figure et un modo molto ordinato e la proprietà dell'aria ne'
volti, perché hanno le teste de' giovani dolcezza, crudezza quelle de'
vecchi, et un certo mescolato che tiene dell'une e dell'altre quelle di
mezza età. Insomma questa tavola è in tutte le parti bellissima e si
truova oggi in San Iacopo tra' Fossi al canto agl'Alberti insieme con