Page 961 - Giorgio Vasari
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alcune storie che furono molto lodate. E se bene si doveva seguitare

               di farne ogni anno qualcuno, per insino a che ogni città e terra avesse
               il  suo  (il  che  sarebbe  stato  magnificenza  e  pompa  grandissima)  fu
               nondimeno dismesso il ciò fare l'anno 1527. Mentre dunque che con
               queste  et  altre  opere  Andrea  adornava  la  sua  città  et  il  suo  nome

               ogni  giorno  maggiormente  cresceva,  deliberarono  gl'uomini  della
               Compagnia dello Scalzo che Andrea finisse l'opera del loro cortile, che
               già aveva cominciato e fattovi la storia del battesimo di Cristo; e così,

               avendo egli rimesso mano all'opera più volentieri, vi fece due storie,
               e per ornamento della porta che entra nella Compagnia, una Carità et
               una  Iustizia  bellissime.  In  una  delle  storie  fece  San  Giovanni  che
               predica  alle  turbe  in  attitudine  pronta,  con  persona  adulta  e  simile
               alla vita che faceva e con un'aria di testa che mostra tutto spirito e

               considerazione. Similmente la varietà e prontezza degl'ascoltatori è
               maravigliosa,  vedendosi  alcuni  stare  ammirati  e  tutti  attoniti
               nell'udire nuove parole et una così rara e non mai più udita dottrina.

               Ma  molto  più  si  adoperò  l'ingegno  d'Andrea  nel  dipignere  Giovanni
               che  battezza  in  acqua  una  infinità  di  popoli,  alcuni  de'  quali  si
               spogliano,  altri  ricevono  il  battesimo  et  altri,  essendo  spogliati,
               aspettano che finisca di battezzare quelli che sono inanzi a loro; et in
               tutti mostrò un vivo affetto e molto ardente disiderio nell'attitudini di

               coloro  che  si  affrettano  per  essere  mondati  dal  peccato,  senzaché
               tutte  le  figure  sono  tanto  ben  lavorate  in  quel  chiaro  scuro  ch'elle
               rappresentano  vive  istorie  di  marmo  e  verissime.  Non  tacerò  che,

               mentre  Andrea  in  queste  et  in  altre  pitture  si  adoperava,  uscirono
               fuori alcune stampe intagliate in rame d'Alberto Duro, e che egli se
               ne servì e ne cavò alcune figure, riducendole alla maniera sua. Il che
               ha fatto credere ad alcuni, non che sia male servirsi delle buone cose
               altrui destramente, ma che Andrea non avesse molta invenzione.

               Venne in quel tempo disiderio a Baccio Bandinelli, allora disegnatore

               molto  stimato,  d'imparare  a  colorire  a  olio;  onde,  conoscendo  che
               niuno in Fiorenza ciò meglio sapea fare di esso Andrea, gli fece fare
               un ritratto di sé, che somigliò molto in quell'età, come si può anco
               vedere.  E  così  nel  vedergli  fare  questa  et  altre  opere,  vide  il  suo

               modo di colorire, se ben poi o per la difficultà o per non se ne curare,
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