Page 959 - Giorgio Vasari
P. 959

Godenzo, benefizio dei medesimi frati, che fu tenuta molto ben fatta;
               e  per  i  frati  di  San  Gallo  fece  in  una  tavola  la  Nostra  Donna
               annunziata dall'Angelo, nella quale si vede un'unione di colorito molto
               piacevole et alcune teste d'Angeli che accompagnano Gabbriello, con
               dolcezza sfumate e di bellezza d'arie di teste condotte perfettamente,

               e  sotto  questa  fece  una  predella  Iacopo  da  Puntormo,  allora
               discepolo d'Andrea, il quale diede saggio in quell'età giovenile d'avere
               a far poi le bell'opere che fece in Fiorenza di sua mano; prima che

               egli diventasse si può dire un altro, come si dirà nella sua vita. Dopo
               fece Andrea un quadro di figure non molto grandi a Zanobi Girolami,
               nel quale era dentro una storia di Giuseppo, figliuolo di Iacob, che fu
               da lui finita con una diligenza molto continuata e perciò tenuta una
               bellissima  pittura.  Prese,  non  molto  dopo,  a  fare  agl'uomini  della

               Compagnia di Santa Maria della Neve, dietro alle monache di Santo
               Ambrogio,  in  una  tavolina  tre  figure:  la  Nostra  Donna,  San
               Giovambatista e Santo Ambruogio, la quale opera finita fu col tempo

               posta in sull'altare di detta Compagnia. Aveva in questo mentre preso
               dimestichezza Andrea, mediante la sua virtù, con Giovanni Gaddi, che
               fu poi cherico di camera; il quale, perché si dilettò sempre dell'arti del
               disegno, faceva allora lavorare del continuo Iacopo Sansovino; onde,
               piacendo a costui la maniera d'Andrea, gli fece fare per sé un quadro

               d'una  Nostra  Donna  bellissima;  il  quale,  per  avergli  Andrea  fatto
               intorno e modegli et altre fatiche ingegnose, fu stimato la più bella
               opera che insino allora Andrea avesse dipinto. Fece dopo questo un

               altro  quadro  di  Nostra  Donna  a  Giovanni  di  Paulo  merciaio,  che
               piacque  a  chiunque  il  vide  infinitamente  per  essere  veramente
               bellissimo. Et ad Andrea Santini ne fece un altro, dentrovi la Nostra
               Donna,  Cristo,  San  Giovanni  e  San  Giuseppo,  lavorati  con  tanta
               diligenza,  che  sempre  furono  stimati  in  Fiorenza  pittura  molto

               lodevole. Le quali tutte opere diedero sì gran nome ad Andrea nella
               sua città, che fra molti giovani e vecchi, che allora dipignevano, era
               stimato dei più eccellenti che adoperassino colori e pennelli; laonde si

               trovava  non  solo  essere  onorato,  ma  in  istato  ancora,  se  bene  si
               faceva poco affatto pagare le sue fatiche, che poteva in parte aiutare
               e  sovvenire  i  suoi  e  difenderse  dai  fastidii  e  dalle  noie  che  hanno
               coloro che ci vivono poveramente.
   954   955   956   957   958   959   960   961   962   963   964