Page 963 - Giorgio Vasari
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loggia.  Fra  la  Badia  et  il  palazzo  del  podestà  fecero  un  arco  il
               Granaccio et Aristotile da San Gallo, et al canto de' Bischeri ne fece
               un altro il Rosso, con molto bello ordine e varietà di figure. Ma quello
               che fu più di tutto stimato fu la facciata di Santa Maria del Fiore, fatta
               di  legname  e  lavorata  in  diverse  storie  di  chiaro  scuro  dal  nostro

               Andrea,  tanto  bene  che  più  non  si  sarebbe  potuto  disiderare;  e
               perché  l'architettura  di  questa  opera  fu  di  Jacopo  Sansovino  e
               similmente  alcune  storie  di  basso  rilievo  e  di  scultura  molte  figure

               tonde,  fu  giudicato  dal  Papa  che  non  sarebbe  potuto  essere
               quell'edifizio  più  bello  quando  fusse  stato  di  marmo,  e  ciò  fu
               invenzione di Lorenzo de' Medici, padre di quel Papa, quando viveva.
               Fece  il  medesimo  Iacopo  in  sulla  piazza  di  Santa  Maria  Novella  un
               cavallo simile a quello di Roma, che fu tenuto bello affatto. Furono

               anco fatti infiniti ornamenti alla sala del papa nella via della Scala, e
               la metà di quella strada piena di bellissime storie di mano di molti
               artefici;  ma  per  la  maggior  parte  disegnate  da  Baccio  Bandinelli.

               Entrando dunque Leone in Fiorenza del medesimo anno, il terzo dì di
               settembre, fu giudicato questo apparato il maggiore che fusse stato
               fatto già mai et il più bello.

               Ma tornando oggimai ad Andrea, essendo di nuovo ricerco di fare un
               altro quadro per lo re di Francia, ne finì in poco tempo uno, nel quale
               fece una Nostra Donna bellissima, che fu mandato subito e cavatone

               dai mercanti quattro volte più che non l'avevano essi pagato. Aveva a
               punto allora Pier Francesco Borgherini fatto fare a Baccio d'Agnolo di
               legnami intagliati spalliere, cassoni, sederi e letto di noce molto belli,
               per  fornimento  d'una  camera;  onde,  perché  corrispondessero  le

               pitture  all'eccellenza  degl'altri  lavori,  fece  in  quelli  fare  una  parte
               delle  storie  da  Andrea,  in  figure  non  molto  grandi,  de'  fatti  di
               Giuseppo figliuolo di Iacob, a concorrenza d'alcune che n'aveva fatte
               il  Granaccio  e  Iacopo  da  Pontorno,  che  sono  molto  belle.  Andrea

               dunque  si  sforzò,  con  mettere  in  quel  lavoro  diligenza  e  tempo
               straordinario, di far sì che gli riuscissero più perfette che quelle degli
               altri sopra detti. Il che gli venne fatto benissimo, avendo egli nella
               varietà delle cose, che accaggiono in quelle storie, mostro quanto egli

               valesse nell'arte della pittura. Le quali storie per la bontà loro furono
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