Page 957 - Giorgio Vasari
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prezzo, e così furono d'accordo.
Per queste opere venuto Andrea in maggior cognizione, gli furono
allogati molti quadri et opere d'importanza, e fra l'altre dal generale
de' monaci di Vallombrosa, per il monasterio di San Salvi, fuor della
porta alla Croce nel refettorio, l'arco d'una volta e la facciata, per
farvi un Cenacolo. Nella quale volta fece in quattro tondi quattro
figure: San Benedetto, San Giovanni Gualberto, San Salvi vescovo e
San Bernardo degl'Uberti di Firenze loro frate e cardinale; e nel
mezzo fece un tondo dentrovi tre faccie, che sono una medesima, per
la Trinità, e fu questa opera, per cosa in fresco, molto ben lavorata e
per ciò tenuto Andrea quello che egli era veramente nella pittura.
Laonde per ordine di Baccio d'Agnolo gli fu dato a fare in fresco allo
sdrucciolo d'Or San Michele, che va in Mercato Nuovo, in un biscanto,
quella Nunziata di maniera minuta, che ancor vi si vede, la quale non
gli fu molto lodata e ciò poté essere perché Andrea, il quale faceva
bene senza affaticarsi o sforzare la natura, volle, come si crede, in
questa opera sforzarsi e farla con troppo studio. Fra i molti quadri,
che poi fece per Fiorenza, de' quali tutti sarei troppo lungo a volere
ragionare, dirò che fra i più segnalati si può anoverare quello che
oggi è in camera di Baccio Barbadori, nel quale è una Nostra Donna
intera con un Putto in collo e Santa Anna e San Giuseppo, lavorati di
bella maniera e tenuti carissimi da Baccio. Uno ne fece similmente
molto lodevole, che è oggi appresso Lorenzo di Domenico Borghini, et
un altro a Lionardo del Giocondo d'una Nostra Donna, che al presente
è posseduto da Piero suo figliuolo. A Carlo Ginori ne fece due non
molto grandi, che poi furono comperi dal Magnifico Ottaviano de'
Medici, de' quali oggi n'è uno nella sua bellissima villa di Campi, e
l'altro ha in camera, con molte altre pitture moderne fatte da
eccellentissimi maestri, il signor Bernardetto, degno figliuolo di tanto
padre, il quale come onora e stima l'opere de' famosi artefici, così è
in tutte l'azzioni veramente magnifico e generoso signore. Aveva in
questo mentre il frate de' Servi allogato al Francia Bigio una delle
storie del sopradetto cortile, ma egli non aveva anco finito di fare la
turata, quando Andrea, insospettito perché gli pareva che il Francia in
maneggiare i colori a fresco fusse di sé più pratico e spedito maestro,