Page 956 - Giorgio Vasari
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come quello che più pensava all'onore che all'utile, finì del tutto, in
non molto tempo, le prime tre storie e le scoperse: cioè in una
quando San Filippo già frate riveste quell'ignudo, nell'altra quando
egli sgridando alcuni giuocatori che biastemmano Dio e si ridevano di
S. Filippo, facendosi beffe del suo ammonirgli, viene in un tempo una
saetta dal cielo, e percosso un albero dove eglino stavano sotto
all'ombra, ne uccide due e mette negl'altri incredibile spavento:
alcuni con le mani alla testa si gettano sbalorditi innanzi et altri si
mettono gridando in fuga tutti spaventati; et una femmina, uscita di
sé per lo tuono della saetta e per la paura et in fuga tanto naturale,
che pare ch'ella veramente viva; et un cavallo scioltosi a tanto
rumore e spavento, fa con i salti e con un orribile movimento vedere
quanto le cose improvise e che non si aspettino rechino timore e
spavento; nel che tutto si conosce quanto Andrea pensasse alla
varietà delle cose ne' casi che avvengono, con avvertenze certamente
belle e necessarie a chi esercita la pittura. Nella terza fece quando S.
Filippo cava gli spiriti da dosso a una femmina, con tutte quelle
considerazioni che migliori in sì fatta azzione possono immaginarsi.
Onde recarono tutte queste storie ad Andrea onore grandissimo e
fama; perché inanimito seguitò di fare due altre storie nel medesimo
cortile: in una faccia è San Filippo morto e i suoi frati intorno che lo
piangono, et oltre ciò, un putto morto che toccando la bara dove è S.
Filippo, risuscita; onde vi si vede prima morto e poi risuscitato e vivo
con molto bella considerazione e naturale e propria. Nell'ultima da
quella banda figurò i frati che mettono la veste di San Filippo in capo
a certi fanciulli; et in questa ritrasse Andrea della Robbia scultore in
un vecchio vestito di rosso, che viene chinato e con una mazza in
mano. Similmente vi ritrasse Luca suo figliuolo sì come nell'altra già
detta, dove è morto San Filippo, ritrasse Girolamo pur figliuolo
d'Andrea, scultore e suo amicissimo, il quale è morto, non è molto, in
Francia. E così, dato fine al cortile di quella banda, parendogli il
prezzo poco e l'onore troppo, si risolvé licenziare il rimanente
dell'opera, quantunque il frate molto se ne dolesse, ma per l'obbligo
fatto non volle disobligarlo, se Andrea non gli promisse prima fare
due altre storie a suo commodo piacimento e crescendogli il frate il