Page 955 - Giorgio Vasari
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banco delle candele un frate sagrestano, chiamato fra' Mariano dal
               canto alle macine, egli sentiva molto lodare a ognuno Andrea e dire
               che egli andava facendo maraviglioso acquisto nella pittura, perché
               pensò  di  cavarsi  una  voglia  con  non  molta  spesa.  E  così,  tentando
               Andrea (che dolce e buono uomo era) nelle cose dell'onore, cominciò

               a mostrargli sotto spezie di carità di volerlo aiutare in cosa che egli
               recarebbe onore et utile e lo farebbe conoscere per sì fatta maniera,
               che  non  sarebbe  mai  più  povero.  Aveva  già  molti  anni  innanzi,  nel

               primo cortile de' Servi, fatto Alesso Baldovinetti nella facciata, che fa
               spalle alla Nunziata, una Natività di Cristo, come si è detto di sopra; e
               Cosimo  Rosselli  dall'altra  parte  aveva  cominciato  nel  medesimo
               cortile  una  storia,  dove  San  Filippo  autore  di  quell'Ordine  de'  Servi
               piglia l'abito, la quale storia non aveva Cosimo condotta a fine per

               essere, mentre appunto la lavorava, venuto a morte. Il frate dunque,
               avendo  volontà  grande  di  seguitare  il  resto,  pensò  di  fare  con  suo
               utile che Andrea et il Francia, i quali erano d'amici venuti concorrenti

               nell'arte,  gareggiassino  insieme  e  ne  facessino  ciascun  di  loro  una
               parte;  il  che,  oltre  all'essere  servito  benissimo,  averebbe  fatto  la
               spesa minore et a loro le fatiche più grandi. Laonde, aperto l'animo
               suo ad Andrea, lo persuase a pigliare quel carico, mostrandogli che
               per  essere  quel  luogo  publico  e  molto  frequentato,  egli  sarebbe,

               mediante  cotale  opera,  conosciuto  non  meno  dai  forestieri  che  dai
               fiorentini  e  che  egli  per  ciò  che  doveva  pensare  a  prezzo  nessuno,
               anzi neanco di esserne pregato, ma più tosto di pregare altrui e che,

               quando egli a ciò che non volesse attendere, aveva il Francia, che,
               per farsi conoscere, aveva offerto di farle e del prezzo rimettersi in
               lui.  Furono  questi  stimoli  molto  gagliardi  a  far  che  Andrea  si
               risolvesse a pigliare quel carico, essendo egli massimamente di poco
               animo. Ma questo ultimo del Francia l'indusse a risolversi affatto et

               ad  essere  d'accordo,  mediante  una  scritta,  di  tutta  l'opera,  perché
               niun  altro  v'entrasse.  Così  dunque  avendolo  il  frate  imbarcato  e
               datogli danari, volle che per la prima cosa egli seguitasse la vita di

               San Filippo e non avesse per prezzo da lui altro che dieci ducati per
               ciascuna  storia,  dicendo  che  anco  quelli  gli  dava  di  suo  e  che  ciò
               faceva più per bene e commodo di lui, che per utile o bisogno del
               convento. Seguitando dunque quell'opera con grandissima diligenza,
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