Page 941 - Giorgio Vasari
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Buzio, vicino alla piazza degl'Altieri, una molto bella facciata, e nel
               fregio  di  quella  mise  tutti  i  cardinali  romani  che  allora  vivevano,
               ritratti di naturale, e nella facciata figurò le storie di Cesare, quando
               gli  sono  presentati  i  tributi  da  tutto  il  mondo,  e  sopra  vi  dipinse  i
               dodici imperatori, i quali posano sopra certe mensole e scortano le

               vedute al disotto in su e sono con grandissima arte lavorati, per la
               quale tutta opera meritò commendazzione infinita. Lavorò in Banchi
               un'arme di papa Leone, con tre fanciulli a fresco che di tenerissima

               carne e vivi parevano; et a fra' Mariano Fetti, frate del Piombo, fece a
               Monte Cavallo, nel giardino, un San Bernardo di terretta, bellissimo.
               Et alla Compagnia di Santa Caterina da Siena in strada Giulia, oltre
               una bara da portar morti alla sepoltura, che è mirabile, molte altre
               cose tutte lodevoli; similmente in Siena diede il disegno dell'organo

               del  Carmino  e  fece  altre  cose  in  quella  città,  ma  di  non  molta
               importanza.  Dopo,  essendo  condotto  a  Bologna  dagl'Operai  di  San
               Petronio perché facesse il modello della facciata di quel tempio, ne

               fece due piante grandi e due proffili, uno alla moderna et un altro alla
               tedesca, che ancora si serba come cosa veramente rara, per avere
               egli  in  prospettiva  di  maniera  squartata  e  tirata  quella  fabrica  che
               pare di rilievo, nella sagrestia di detto San Petronio. Nella medesima
               città,  in  casa  del  conte  Giovambatista  Bentivogli,  fece  per  la  detta

               fabrica  più  disegni,  che  furono  tanto  belli  che  non  si  possono  a
               bastanza lodare le belle investigazioni da quest'uomo trovate per non
               rovinare  il  vecchio,  che  era  murato,  e  con  bella  proporzione

               congiugnerlo col nuovo. Fece al conte Giovambatista sopra detto un
               disegno d'una Natività, con i Magi di chiaro scuro, nella quale è cosa
               maravigliosa vedere i cavalli, i carriaggi, le corti dei tre Re, condotti
               con  bellissima  grazia,  sì  come  anco  sono  le  muraglie  de'  tempii  et
               alcuni  casamenti  intorno  alla  capanna;  la  quale  opera  fece  poi

               colorire  il  conte  da  Girolamo  Trevigi,  che  la  condusse  a  buona
               perfezzione.  Fece  ancora  il  disegno  della  porta  della  chiesa  di  San
               Michele in Bosco, bellissimo monasterio de' monaci di Monte Oliveto,

               fuor di Bologna; et il disegno e modello del Duomo di Carpi, che fu
               molto bello e secondo le regole di Vitruvio con suo ordine fabbricato.
               E nel medesimo luogo diede principio alla chiesa di San Niccola, la
               quale  non  venne  a  fine  in  quel  tempo  perché  Baldassarri  fu  quasi
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