Page 940 - Giorgio Vasari
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prima maniera, e di mano del divino Raffaello vi è (come si è detto)
               una Galatea rapita dagli dii marini. Fece anco Baldassarre, passato
               Campo di Fiore, per andare a piazza Giudea, una facciata bellissima
               di  terretta  con  prospettive  mirabili,  la  quale  fu  fatta  finire  da  un
               cubiculario del papa et oggi è posseduta da Iacopo Strozzi fiorentino.

               Similmente fece nella Pace una capella a Messer Ferrando Ponzetti,
               che fu poi cardinale, all'entrata della chiesa a man manca, con istorie
               piccole del Testamento Vecchio e con alcune figure anco assai grandi,

               la quale opera, per cosa in fresco, è lavorata con molta diligenza. Ma
               molto più mostrò quanto valesse nella pittura e nella prospettiva nel
               medesimo  tempio  vicino  all'altar  maggiore,  dove  fece,  per  Messer
               Filippo  da  Siena  cherico  di  camera,  in  una  storia  quando  la  Nostra
               Donna salendo i gradi va al Tempio, con molte figure degne di lode,

               come un gentiluomo vestito all'antica, il quale, scavalcato d'un suo
               cavallo, porge, mentre i servidori l'aspettano, la limosina a un povero
               ignudo e meschinissimo, il quale si vede che con grande affetto gliela

               chiede.  Sono  anco  in  questo  luogo  casamenti  varii  et  ornamenti
               bellissimi;  et  in  questa  opera,  similmente  lavorata  in  fresco,  sono
               contrafatti ornamenti di stucco intorno intorno, che mostrano essere
               con  campanelle  grandi  appiccati  al  muro,  come  fusse  una  tavola
               dipinta a olio. E ne l'onoratissimo apparato, che fece il popolo romano

               in  Campidoglio,  quando  fu  dato  il  bastone  di  Santa  Chiesa  al  duca
               Giuliano  de'  Medici,  di  sei  storie  di  pittura  che  furono  fatte  da  sei
               diversi  eccellenti  pittori,  quella  che  fu  di  mano  di  Baldassarri,  alta

               sette canne e larga tre e mezzo, nella quale era quando Giulia Tarpea
               fa  tradimento  ai  Romani,  fu  senza  alcun  dubbio  di  tutte  l'altre
               giudicata la migliore.

               Ma  quello  che  fece  stupire  ognuno  fu  la  prospettiva,  o  vero  scena
               d'una  comedia,  tanto  bella  che  non  è  possibile  immaginarsi  più:
               perciò che la varietà e bella maniera de' casamenti, le diverse loggie,

               la  bizzarria  delle  porte  e  finestre  e  l'altre  cose  che  vi  si  videro
               d'architettura,  furono  tanto  belle  intese  e  di  così  straordinaria
               invenzione,  che  non  si  può  dirne  la  millesima  parte.  A  Messer
               Francesco da Norcia fece, per la sua casa in sulla piazza de' Farnesi,

               una  porta  d'ordine  dorico  molto  graziosa;  et  a  Messer  Francesco
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