Page 931 - Giorgio Vasari
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Ma  tornando  a  Lorenzo,  ei  lasciò  molte  opere  imperfette  alla  sua
               morte, e particolarmente un quadro d'una Passione di Cristo, molto
               bello,  che  venne  nelle  mani  d'Antonio  da  Ricasoli  et  una  tavola  di
               Messer  Francesco  da  Castiglioni  canonico  di  Santa  Maria  del  Fiore,
               che la mandò a Castiglioni, molto bella. Non si curò Lorenzo di fare

               molte opere grandi, perché penava assai a condurle e vi durava fatica
               incredibile e massimamente perché i colori ch'egli adoperava erano
               troppo  sottilmente  macinati;  oltre  che,  purgava  gl'olii  di  noce  e

               stillavagli  e  faceva  in  sulle  tavolelle  le  mestiche  de'  colori  in  gran
               numero,  tanto  che  dalla  prima  tinta  chiara  all'ultima  oscura  si
               conduceva a poco a poco con troppo e veramente soverchio ordine,
               onde n'aveva alcuna volta in sulla tavolella 25 e trenta e per ciascuna
               teneva il suo pennello appartato, e dove egli lavorava non voleva che

               si facesse alcun movimento che potesse far polvere, la quale troppo
               estrema  diligenza  non  è  forse  più  lodevole  punto  che  si  sia  una
               strema  negligenza:  perché  in  tutte  le  cose  si  vuole  avere  un  certo

               mezzo e star lontano dagl'estremi che sono comunemente viziosi.
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