Page 930 - Giorgio Vasari
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quadro una S. Madalena in penitenza, et in un altro appresso la casa
di Messer Ottaviano de' Medici fece un tondo d'una Nostra Donna. In
S. Friano fece una tavola, et in San Matteo dello spedale di Lelmo
lavorò alcune figure; in Santa Reparata dipinse l'angelo Michele in un
quadro, e nella Compagnia dello Scalzo una tavola fatta con molta
diligenza; et oltre a queste opere, fece molti quadri di Madonne e
d'altre pitture, che sono per Fiorenza nelle case de' cittadini.
Avendo dunque Lorenzo, mediante queste fatiche, messo insieme
alcune somme di danari, come quello che più tosto che arrichire
disiderava quiete, si commise in S. Maria Nuova di Fiorenza, là dove
visse et ebbe commoda abitazione insino alla morte. Fu Lorenzo
molto parziale della setta di fra' Girolamo da Ferrara e visse sempre
come uomo onesto e di buona vita, usando amorevolmente cortesia
dovunque se gliene porgeva occasione. Finalmente pervenuto al 78
anno della sua vita, si morì di vecchiezza e fu sepellito in S. Piero
Maggiore l'anno 1530. Fu costui tanto finito e pulito ne' suoi lavori,
che ogni altra pittura a comparazione delle sue parrà sempre
abbozzata e mal netta. Lasciò molti discepoli e fra gl'altri Giovanni
Antonio Sogliani e Tommaso di Stefano. Ma perché del Sogliano si
parlerà in altro luogo, dirò quanto a Tommaso ch'egli imitò molto
nella pulitezza il suo maestro e fece in Fiorenza e fuori molte opere;
nella villa d'Arcetri a Marco del Nero una tavola d'una Natività di
Cristo condotta molto pulitamente. Ma la principal professione di
Tommaso fu col tempo di dipignere drapperie, onde lavorò i
drappelloni meglio che alcun'altro. E perché Stefano, padre di
Tommaso, era stato miniatore et anco aveva fatto qualche cosa
d'architettura, Tommaso per imitarlo condusse dopo la morte di esso
suo padre il ponte a Sieve, lontano a Fiorenza X miglia, che allora era
per una piena rovinato; e similmente quello di S. Piero a ponte in sul
fiume di Bisenzio, che è una bell'opera. E dopo molte fabriche fatte
per monasterii et altri luoghi, ultimamente, essendo architettore
dell'Arte della Lana, fece il modello delle case nuove che fece fare
quell'Arte dietro alla Nunziata; e finalmente si morì essendo già
vecchio di 70 anni o più, l'anno 1564, e fu sepolto in S. Marco, dove fu
onorevolmente accompagnato dall'Accademia del Disegno.