Page 848 - Giorgio Vasari
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vivo, la quale opera è oggi in Santa Maria del Popolo, con un quadro

               di Nostra Donna bellissimo, fatto medesimamente in questo tempo,
               dentrovi la Natività di Iesù Cristo, dove è la Vergine che con un velo
               cuopre il Figliuolo, il quale è di tanta bellezza che nell'aria della testa
               e per tutte le membra dimostra essere vero Figliuolo di Dio. E non

               manco  di  quello  è  bella  la  testa  et  il  volto  di  essa  Madonna,
               conoscendosi in lei, oltra la somma bellezza, allegrezza e pietà. Èvvi
               un Giuseppo che, appoggiando ambe le mani ad una mazza, pensoso

               in contemplare il Re e la Regina del Cielo, sta con una ammirazione
               da vecchio santissimo. Et amendue questi quadri si mostrano le feste
               solenni.

               Aveva  acquistato  in  Roma  Rafaello  in  questi  tempi  molta  fama  et
               ancora  che  egli  avesse  la  maniera  gentile  da  ognuno  tenuta
               bellissima,  e  con  tutto  che  egli  avesse  veduto  tante  anticaglie  in

               quella città e che egli studiasse continovamente, non aveva però per
               questo dato ancora alle sue figure una certa grandezza e maestà che
               e' diede loro da qui avanti. Avenne, adunque, in questo tempo che
               Michelagnolo fece al Papa nella cappella quel romore e paura di che

               parleremo nella vita sua, onde fu sforzato fuggirsi a Fiorenza; per il
               che avendo Bramante la chiave della capella, a Rafaello, come amico,
               la  fece  vedere,  acciò  che  i  modi  di  Michelagnolo  comprendere
               potesse.  Onde  tal  vista  fu  cagione  che  in  Santo  Agostino  sopra  la

               Santa Anna di Andrea Sansovino in Roma Rafaello subito rifacesse di
               nuovo lo Esaia profeta che ci si vede, che di già lo aveva finito. Nella
               quale opera per le cose vedute di Michelagnolo migliorò et ingrandì
               fuor di modo la maniera e diedele più maestà. Perché, nel veder poi

               Michelagnolo l'opera di Raffaello, pensò che Bramante, com'era vero,
               gli avesse fatto quel male innanzi per fare utile e nome a Rafaello. Al
               quale Agostino Chisi sanese, ricchissimo mercante, e di tutti gl'uomini
               virtuosi amicissimo, fece non molto dopo allogazione d'una cappella;

               e ciò per avergli poco inanzi Raffaello dipinto in una loggia del suo
               palazzo, oggi detto i Chisii in Trastevere, con dolcissima maniera una
               Galatea  nel  mare  sopra  un  carro  tirato  da  due  dolfini  a  cui  sono
               intorno  i  tritoni  e  molti  dèi  marini.  Avendo  dunque  fatto  Rafaello  il

               cartone per la detta capella, la quale è all'entrata della chiesa di S.
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