Page 847 - Giorgio Vasari
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persona, con attenzione degli orecchi, con lo increspare delle ciglia e
con lo stupire in molte diverse maniere, certo variate e proprie, salvo
che i quattro Dottori della Chiesa che, illuminati dallo Spirito Santo,
snodano e risolvono con le Scritture sacre tutte le cose degli Evangeli,
che sostengano que' putti che gli hanno in mano volando per l'aria.
Fece nell'altra faccia, dove è l'altra finestra, da una parte Giustiniano
che dà le leggi ai dottori che le corregghino, e sopra la Temperanza,
la Fortezza e la Prudenza. Dall'altra parte fece il papa che dà le
decretali canoniche, et in detto papa ritrasse papa Giulio di naturale;
Giovanni cardinale de' Medici assistente, che fu papa Leone, Antonio
cardinale di Monte et Alessandro Farnese cardinale, che fu poi papa
Paulo Terzo, con altri ritratti.
Restò il Papa di questa opera molto sodisfatto, e per fargli le spalliere
di prezzo, come era la pittura, fece venire da Monte Oliveto di
Chiusuri, luogo in quel di Siena, fra' Giovanni da Verona, allora gran
maestro di commessi di prospettive di legno, il quale vi fece non solo
le spalliere attorno, ma ancora usci bellissimi e sederi lavorati in
prospettive, i quali appresso al Papa grandissima grazia, premio et
onore gli acquistarono. E certo che in tal magisterio mai non fu più
nessuno più valente di disegno e d'opera che fra' Giovanni, come ne
fa fede ancora in Verona sua patria una sagrestia di prospettive di
legno bellissima in Santa Maria in Organo, il coro di Monte Oliveto di
Chiusuri e quel di San Benedetto di Siena et ancora la sagrestia di
Monte Oliveto di Napoli, e nel luogo medesimo nella cappella di Paolo
da Tolosa il coro lavorato dal medesimo. Per il che meritò che dalla
Religion sua fosse stimato e con grandissimo onor tenuto, nella quale
si morì d'età d'anni 68, l'anno 1537. E di costui come di persona
veramente eccellente e rara ho voluto far menzione, parendomi che
così meritasse la sua virtù, la quale fu cagione come si dirà in altro
luogo di molte opere rare fatte da altri maestri dopo lui.
Ma per tornare a Raffaello, crebbero le virtù sue di maniera ch'e'
seguitò, per commissione del Papa, la camera seconda verso la sala
grande. Et egli, che nome grandissimo aveva acquistato, ritrasse in
questo tempo papa Giulio in un quadro a olio, tanto vivo e verace,
che faceva temere il ritratto a vederlo, come se proprio egli fosse il