Page 796 - Giorgio Vasari
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VITA DI FRA' BARTOLOMEO DI S. MARCO PITTOR
               FIORENTINO



               Vicino alla terra di Prato che è lontana a Fiorenza dieci miglia, in una
               villa  chiamata  Savignano,  nacque  Bartolomeo,  secondo  l'uso  di
               Toscana, chiamato Baccio il quale mostrando nella sua puerizia non

               solo  inclinazione,  ma  ancora  attitudine  al  disegno,  fu  col  mezzo  di
               Benedetto da Maiano acconcio con Cosimo Rosselli et in casa alcuni
               suoi  parenti,  che  abitavano  alla  Porta  a  San  Piero  Gattolini,
               accomodato; ove stette molti anni talché non era chiamato né inteso

               per altro nome che per Baccio dalla Porta. Costui, doppo che si partì
               da Cosimo Rosselli, cominciò a studiare con grande affezzione le cose
               di Lionardo da Vinci et in poco tempo fece tal frutto e tal progresso
               nel  colorito  che  s'acquistò  reputazione  e  credito  d'uno  de'  miglior

               giovani dell'arte, sì nel colorito come nel disegno.

               Ebbe  in  compagnia  Mariotto  Albertinelli,  che  in  poco  tempo  prese
               assai bene la sua maniera, e con lui condusse molti quadri di Nostra
               Donna,  sparsi  per  Fiorenza,  de'  quali  tutti  ragionare  sarebbe  cosa
               troppo  lunga,  però  toccando  solo  d'alcuni  fatti  excelentemente  da
               Baccio,  uno  n'è  in  casa  di  Filippo  di  Averardo  Salviati,  bellissimo  e

               tenuto molto in pregio e caro da lui, nel quale è una Nostra Donna;
               un  altro,  non  è  molto,  fu  comperato  (vendendosi  fra  masserizie
               vecchie) da Pier Maria delle Pozze, persona molto amico delle cose di

               pittura, che conosciuto la bellezza sua non lo lasciò per danari, nel
               quale  è  una  Nostra  Donna  fatta  con  una  diligenzia  straordinaria.
               Aveva Pier del Pugliese avuto una Nostra Donna piccola di marmo di
               bassissimo rilievo, di mano di Donatello cosa rarissima, la quale per
               magiormente  onorarla,  gli  fece  fare  uno  tabernacolo  di  legno  per

               chiuderla con dua sportellini, che datolo a Baccio dalla Porta vi fece
               drento  dua  storiette,  che  fu  una  la  Natività  di  Cristo,  l'altra  la  sua
               Circuncisione, le quali condusse Baccio di figurine a guisa di miniatura

               che non è possibile a olio poter far meglio; e quando poi si chiude di
               fuora,  in  su'  detti  sportelli  dipinse  pure  a  olio  di  chiaro  e  scuro  la
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