Page 793 - Giorgio Vasari
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fuori che reggono la tribuna non vi sia rimasto altro di suo, perché
               Raffaello  da  Urbino  e  Giuliano  da  San  Gallo  essecutori,  doppo  la
               morte  di  Giulio  II,  di  quella  opera,  insieme  con  fra'  Giocondo
               veronese, vollon cominciare ad alterarla e doppo la morte di questi,
               Baldassarri  Peruzzi,  facendo  nella  crociera  verso  Camposanto  la

               cappella  del  re  di  Francia,  alterò  quell'ordine;  e  sotto  Paulo  III
               Antonio da San Gallo lo mutò tutto; e poi Michelagnolo Buonaroti ha
               tolto  via  le  tante  openioni  e  spese  superflue,  riducendolo  a  quella

               bellezza e perfezzione che nessuno di questi ci pensò mai, venendo
               tutto dal disegno e giudizio suo, ancora ch'egli dicesse a me parechie
               volte che era esecutore del disegno et ordine di Bramante, atteso che
               coloro che piantano la prima volta uno edifizio grande, sono quegli gli
               autori.

               Apparve smisurato il concetto di Bramante in questa opera e gli diede

               un principio grandissimo, il quale se nella grandezza di sì stupendo e
               magnifico edifizio avesse cominciato minore, non valeva, né al San
               Gallo né agli altri, né anche al Buonaruoto il disegno per acrescerlo
               come e' valse per diminuillo, perché Bramante aveva concetto di fare

               magior cosa. Dicesi che egli aveva tanta la voglia di vedere questa
               fabrica andare innanzi, che e' rovinò in San Pietro molte cose belle, di
               sepolture di papi, di pitture e di musaici e che perciò aviàno smarrito
               la memoria di molti ritratti di persone grandi che erano sparse per

               quella chiesa; come principale di tutti i cristiani, salvò solo lo altare di
               San Piero e la tribuna vecchia et a torno vi fece uno ornamento di
               ordine dorico bellissimo, tutto di pietra di perperigno, acciò quando il
               papa  viene  in  San  Piero  a  dir  la  messa  vi  possa  stare  con  tutta  la

               corte e gl'imbasciatori de' principi cristiani, la quale non finì a fatto
               per  la  morte;  e  Baldassare  sanese  gli  dette  poi  la  perfezzione.  Fu
               Bramante persona molto allegra e piacevole, e si dilettò sempre di
               giovare  a'  prossimi  suoi.  Fu  amicissimo  delle  persone  ingegnose  e

               favorevole a quelle in ciò che e' poteva; come si vede che egli fece al
               grazioso Raffaello Sanzio da Urbino, pittor celebratissimo, che da lui
               fu condotto a Roma. Sempre splendidissimamente si onorò e visse, et
               al grado, dove i meriti della sua vita l'avevano posto, era niente quel

               che aveva a petto a quello che egli avrebbe speso. Dilettavasi de la
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