Page 773 - Giorgio Vasari
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tribuna in fresco, nella quale figurò una Nostra Donna, che ascende in
cielo, fra moltitudine di Angeli et altri Santi intorno; la quale pare
impossibile ch'egli potesse non esprimere con la mano, ma imaginare
con la fantasia per i belli andari de' panni e delle arie che e' diede a
quelle figure, delle quali ne sono nel nostro libro alcune dissegnate di
lapis rosso di sua mano, con certi fregi di putti bellissimi et altri fregi
fatti in quella opera per ornamento, con diverse fantasie di sacrifizii
alla antica; e nel vero, se Antonio non avesse condotte l'opere sue a
quella perfezzione che le si veggono, i disegni suoi (se bene hanno in
loro una buona maniera e vaghezza, e pratica di maestro) non gli
arebbano arecato fra gli artefici quel nome, che hanno
l'eccellentissime opere sue. È quest'arte tanto dificile et ha tanti capi,
che uno artefice bene spesso non li può tutti fare perfettamente;
perché molti sono che hanno disegnato divinamente, e nel colorire
hanno avuto qualche imperfezzione, altri hanno colorito
maravigliosamente, e non hanno disegnato alla metà; questo nasce
tutto dal giudizio e da una pratica che si piglia da giovane chi nel
disegno e chi sopra i colori. Ma perché tutto s'impara per condurre
l'opere perfette nella fine, il quale è il colorire con disegno tutto quel
che si fa, per questo il Coreggio merita gran lode avendo conseguito
il fine della perfezione ne l'opere, che egli a olio et a fresco colorì;
come nella medesima città nella chiesa de' frati de' Zoccoli di S.
Francesco, che vi dipinse una Nunziata in fresco tanto bene, che
accadendo per aconcime di quel luogo, rovinarla, feciono que' frati
ricingere il muro atorno con legnami armati di ferramenti, e
tagliandolo a poco a poco la salvorono, et in un altro loco più sicuro
fu murata da loro nel medesimo convento. Dipinse ancora sopra una
porta di quella città una Nostra Donna, che ha il Figliuolo in braccio,
ch'è stupenda cosa a vedere il vago colorito in fresco di questa opera,
dove ne ha riportato da forestieri viandanti, che non hanno visto altro
di suo, lode et onore infinito. In S. Antonio ancora di quella città
dipinse una tavola, nella qual è una Nostra Donna e S. Maria
Madalena, et apresso vi è un putto, che ride, che tiene a guisa di
Angioletto un libro in mano, il quale par che rida tanto naturalmente,
che muove a riso chi lo guarda, né lo vede persona di natura
malinconica che non si rallegri; èvvi ancora un S. Girolamo, ed è