Page 721 - Giorgio Vasari
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monaci  di  Cestello  in  una  tavola  S.  Bernardo  e  nel  capitolo  un
               Crucifisso, la Nostra Donna, S. Benedetto, S. Bernardo e S. Giovanni.
               Et in S. Domenico di Fiesole, nella seconda cappella a man ritta, una
               tavola,  dentrovi  la  Nostra  Donna  con  tre  figure,  fra  le  quali  un  S.
               Bastiano è lodatissimo.

               Aveva Pietro tanto lavorato e tanto gli abondava sempre da lavorare,

               che  e'  metteva  in  opera  bene  spesso  le  medesime  cose;  et  era
               talmente  la  dottrina  dell'arte  sua  ridotta  a  maniera,  ch'e'  faceva  a
               tutte le figure un'aria medesima. Per che essendo venuto già Michele
               Agnolo  Buonarroti  al  suo  tempo,  desiderava  grandemente  Pietro

               vedere le figure di quello, per lo grido che gli davano gli artefici. E
               vedendosi  occultare  la  grandezza  di  quel  nome,  che  con  sì  gran
               principio  per  tutto  aveva  acquistato,  cercava  molto  con  mordaci
               parole,  offendere  quelli  che  operavano.  E  per  questo  meritò,  oltre

               alcune brutture fattegli dagl'artefici, che Michele Agnolo in publico gli
               dicesse ch'egli era goffo nell'arte. Ma non potendo Pietro comportare
               tanta infamia, ne furono al magistrato degl'Otto tutti due, dove ne
               rimase  Pietro  con  assai  poco  onore.  Intanto  i  frati  de'  Servi  di

               Fiorenza avendo volontà di avere la tavola dello altar maggiore che
               fusse fatta da persona famosa, et avendola, mediante la partita di
               Lionardo da Vinci, che se ne era ito in Francia, renduta a Filippino,
               egli quando ebbe fatto la metà d'una di due tavole che v'andavano,

               passò di questa all'altra vita. Onde i frati, per la fede che avevano in
               Pietro, gli feciono allogazione di tutto il lavoro. Aveva Filippino finito
               in quella tavola dove egli faceva Cristo deposto di croce, i Niccodemi
               che  lo  depongono;  e  Pietro  seguitò  di  sotto  lo  svenimento  della

               Nostra  Donna  et  alcune  altre  figure.  E  perché  andavano  in  questa
               opera due tavole, ché l'una voltava inverso il coro de' frati e l'altra
               inverso il corpo della chiesa, dietro al coro si aveva a porre il Diposto
               di  croce  e  dinanzi  l'assunzione  di  Nostra  Donna;  ma  Pietro  la  fece

               tanto ordinaria, che fu messo il Cristo deposto dinanzi, e l'Assunzione
               dalla banda del coro. E queste oggi, per mettervi il tabernacolo del
               Sacramento,  sono  state  l'una  e  l'altra  levate  via;  e  per  la  chiesa,
               messe sopra certi altri altari, è rimaso in quell'opera solamente sei

               quadri, dove sono alcuni Santi dipinti da Pietro in certe nicchie. Dicesi
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