Page 692 - Giorgio Vasari
P. 692
VITA DI FILIPPO LIPPI PITTOR FIORENTINO
Fu in questi medesimi tempi in Firenze, pittore di bellissimo ingegno
e di vaghissima invenzione, Filippo figliuolo di fra' Filippo del Carmine,
il quale seguitando nella pittura le vestigie del padre morto, fu tenuto
et ammaestrato essendo ancor giovanetto da Sandro Botticello,
nonostante che il padre venendo a morte lo raccomandasse a fra'
Diamante, suo amicissimo e quasi fratello. Fu dunque di tanto
ingegno Filippo e di sì copiosa invenzione nella pittura e tanto
bizzarro e nuovo ne' suoi ornamenti, che fu il primo il quale ai
moderni mostrasse il nuovo modo di variare gl'abiti, che abbellisse
ornatamente con veste antiche soccinte le sue figure. Fu primo
ancora a dar luce alle grottesche che somiglino l'antiche, e le mise in
opera di terretta e colorite in fregi con più disegno e grazia che gli
innanzi a lui fatto non avevano. Onde fu maravigliosa cosa a vedere
gli strani capricci che egli espresse nella pittura; e, che è più, non
lavorò mai opera alcuna nella quale delle cose antiche di Roma con
gran studio non si servisse, in vasi, calzari, trofei, bandiere, cimieri,
ornamenti di tempii, abbigliamenti di portature da capo, strane fogge
da dosso, armature, scimitarre, spade, toghe, manti et altre tante
cose diverse e belle, che grandissimo e sempiterno obligo se gli
debbe, per avere egli in questa parte accresciuta bellezza et
ornamenti all'arte. Costui nella sua prima gioventù diede fine alla
cappella de' Brancacci, nel Carmine in Fiorenza, cominciata da
Masolino e non del tutto finita da Masaccio per essersi morto. Filippo
dunque le diede di sua mano l'ultima perfezzione e vi fece il resto
d'una storia che mancava, dove S. Piero e Paulo risuscitano il nipote
dell'imperatore. Nella figura del qual fanciullo ignudo ritrasse
Francesco Granacci, pittore allora giovanetto, e similmente Messer
Tommaso Soderini cavaliere, Piero Guicciardini, padre di Messer
Francesco che ha scritto le storie, Piero del Pugliese e Luigi Pulci
poeta; parimente Antonio Pollaiuolo e se stesso così giovane come
era, il che non fece altrimenti nel resto della sua vita, onde non si è