Page 690 - Giorgio Vasari
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pennello si possa far tanto bene; il qual quadro è oggi appresso lo
illustrissimo signor don Francesco Medici, principe di Fiorenza, il quale
lo tiene fra le sue cose carissime. Nel nostro libro è in un mezzo foglio
reale un disegno di mano d'Andrea, finito di chiaro scuro, nel quale è
una Iudith che mette nella tasca d'una sua schiava mora la testa
d'Oloferne, fatto d'un chiaro scuro non più usato, avendo egli lasciato
il foglio bianco che serve per il lume della biacca tanto nettamente,
che vi si veggiono i capegli sfilati e l'altre sottigliezze, non meno che
se fussero stati con molta diligenza fatti dal pennello. Onde si può in
un certo modo chiamar questo più tosto opera colorita che carta
disegnata.
Si dilettò il medesimo, sì come fece il Pollaiuolo, di far stampe di
rame, e fra l'altre cose fece i suoi trionfi, e ne fu allora tenuto conto
perché non si era veduto meglio. E fra l'ultime cose che fece fu una
tavola di pittura a S. Maria della Vittoria, chiesa fabbricata con ordine
e disegno d'Andrea dal Marchese Francesco, per la vittoria avuta in
sul fiume del Taro, essendo egli generale del campo de' Vineziani
contra a' Francesi: nella quale tavola che fu lavorata a tempera e
posta all'altar maggiore, è dipinta la Nostra Donna col putto a sedere
sopra un piedestallo; e da basso sono S. Michelagnolo, S. Anna e
[San] Gioachino, che presentano esso Marchese, ritratto di naturale
tanto bene che par vivo, alla Madonna che gli porge la mano. La
quale come piacque e piace a chiunche la vide, così sodisfece di
maniera al Marchese, che egli liberalissimamente premiò la virtù e
fatica d'Andrea, il quale poté, mediante l'essere stato riconosciuto dai
principi di tutte le sue opere, tenere infinito all'ultimo onoratamente il
grado di cavaliere. Furono concorrenti d'Andrea Lorenzo da Lendinara,
il quale fu tenuto in Padova pittore eccellente e lavorò anco di terra
alcune cose nella chiesa di S. Antonio, et alcuni altri di non molto
valore. Amò egli sempre Dario da Trevisi e Marco Zoppo bolognese,
per essersi allevato con esso loro sotto la disciplina dello Squarcione.
Il qual Marco fece in Padova ne' frati minori una loggia che serve loro
per capitolo; et in Pesero una tavola che è oggi nella chiesa nuova di
S. Giovanni Evangelista; e ritrasse in uno quadro Guido Baldo da
Monte Feltro, quando era capitano de' Fiorentini. Fu similmente amico