Page 686 - Giorgio Vasari
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poi tenute non manco buone pitture, che quelle che vi fece Andrea; e
               nel  vero,  se  Niccolò  che  fece  poche  cose  ma  tutte  buone  si  fusse
               dilettato della pittura quanto fece dell'arme, sarebbe stato eccellente
               e  forse  molto  più  vivuto  che  non  fece;  conciò  fusse  che,  stando
               sempre in sull'armi et avendo molti nimici, fu un giorno che tornava

               da lavorare, affrontato e morto a tradimento; non lasciò altre opere
               che  io  sappia,  Niccolò,  se  non  un  altro  Dio  Padre  nella  capella  di
               Urbano  Perfetto.  Andrea,  dunque,  rimaso  solo,  fece  nella  detta

               cappella i quattro Vangelisti che furono tenuti molto belli. Per questa
               et altre opere, cominciando Andrea a essere in grande aspettazione
               et  a  sperarsi  che  dovesse  riuscire  quello  che  riuscì,  tenne  modo
               Iacopo  Bellino  pittore  viniziano,  padre  di  Gentile  e  di  Giovanni  e
               concorrente dello Squarcione, che esso Andrea tolse per moglie una

               sua figliuola e sorella di Gentile. La qual cosa sentendo, lo Squarcione
               si  sdegnò  di  maniera  con  Andrea  che  furono  poi  sempre  nimici;  e
               quanto  lo  Squarcione  per  l'adietro  aveva  sempre  lodate  le  cose

               d'Andrea, altretanto da indi in poi le biasimò sempre publicamente. E
               sopra tutto biasimò senza rispetto le pitture che Andrea aveva fatte
               nella  detta  cappella  di  S.  Cristofano,  dicendo  che  non  erano  cosa
               buona perché aveva nel farle imitato le cose di marmo antiche, dalle
               quali non si può imparare la pittura perfettamente, perciò che i sassi

               hanno  sempre  la  durezza  con  esso  loro  e  non  mai  quella  tenera
               dolcezza che hanno le carni e le cose naturali, che si piegano e fanno
               diversi  movimenti,  aggiugnendo  che  Andrea  arebbe  fatto  molto

               meglio quelle figure e sarebbono state più perfette se avesse fattole
               di color di marmo e non di que' tanti colori, perciò che non avevano
               quelle  pitture  somiglianza  di  vivi  ma  di  statue  antiche  di  marmo  o
               d'altre cose simili. Queste cotali reprensioni punsero l'animo d'Andrea,
               ma  dall'altro  canto  gli  furono  di  molto  giovamento,  perché

               conoscendo che egli diceva in gran parte il vero, si diede a ritrarre
               persone vive e vi fece tanto acquisto, che in una storia che in detta
               cappella  gli  restava  a  fare,  mostrò  che  sapeva  non  meno  cavare  il

               buono delle cose vive e naturali, che di quelle fatte dall'arte. Ma con
               tutto ciò ebbe sempre opinione Andrea che le buone statue antiche
               fussino  più  perfette  et  avessino  più  belle  parti,  che  non  mostra  il
               naturale.  Atteso  che  quelli  eccellenti  maestri,  secondo  che  e'
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