Page 655 - Giorgio Vasari
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VITA D'ANTONIO E PIERO POLLAIUOLI PITTORI E SCULTORI
FIORENTINI
Molti di animo vile cominciano cose basse, a' quali crescendo poi
l'animo con la virtù, cresce ancora la forza et il valore; di maniera
che, salendo a maggiori imprese, aggiungono vicino al cielo co'
bellissimi pensier loro; et inalzati dalla fortuna, si abbattono bene
spesso in un principe buono, che trovandosene ben servito, è forzato
remunerare in modo le loro fatiche che i posteri di quegli ne sentino
largamente et utile e comodo. Laonde questi tali caminano in questa
vita con tanta gloria a la fine loro, che di sé lasciano segni al mondo
di maraviglia, come fecero Antonio e Piero del Pollaiuolo, molto
stimati ne' tempi loro, per quelle rare virtù che si avevano con la loro
industria e fatica guadagnate. Nacquero costoro nella città di
Fiorenza, pochi anni l'uno dopo l'altro, di padre assai basso e non
molto agiato, il quale conoscendo per molti segni il buono et acuto
ingegno de' suoi figliuoli, né avendo il modo a indirizzargli a le
lettere, pose Antonio all'arte dello orefice con Bartoluccio Ghiberti,
maestro allora molto eccellente in tale esercizio, e Piero mise al
pittore con Andrea del Castagno, che era il meglio allora di Fiorenza.
Antonio, dunque, tirato innanzi da Bartoluccio, oltre il legare le gioie
e lavorare a fuoco smalti d'argento, era tenuto il più valente che
maneggiasse ferri in quell'arte. Laonde Lorenzo Ghiberti, che allora
lavorava le porte di S. Giovanni, dato d'occhio alla maniera d'Antonio,
lo tirò al lavoro suo in compagnia di molti altri giovani. E postolo
intorno ad uno di que' festoni che allora aveva tra mano, Antonio vi
fece su una quaglia che dura ancora, tanto bella e tanto perfetta, che
non le manca se non il volo. Non consumò, dunque, Antonio molte
settimane in questo esercizio, che e' fu conosciuto per il meglio di
tutti que' che vi lavoravano, di disegno e di pazienzia, e per il più
ingegnoso e più diligente che vi fusse. Laonde crescendo la virtù e la
fama sua, si partì da Bartoluccio e da Lorenzo, et in Mercato Nuovo,