Page 660 - Giorgio Vasari
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expressit. Re familiari composita ex
testamento. Hic secum Petro fratre condi voluit.
Vixit annos LXXII.
Obiit anno Salvatoris MIID.
Il medesimo fece di basso rilievo in metallo una battaglia di nudi che
andò in Ispagna, molto bella, della quale n'è una impronta di gesso in
Firenze appresso tutti gl'artefici. E si trovò dopo la morte sua il
disegno e modello che a Lodovico Sforza egli aveva fatto per la
statua a cavallo di Francesco Sforza duca di Milano, il quale disegno è
nel nostro libro in due modi: in uno egli ha sotto Verona, nell'altro
egli, tutto armato e sopra un basamento pieno di battaglie, fa saltare
il cavallo addosso a un armato. Ma la cagione perché non mettesse
questi disegni in opera, non ho già potuto sapere. Fece il medesimo
alcune medaglie bellissime, e fra l'altre in una la congiura de' Pazzi,
nella quale sono le teste di Lorenzo e Giuliano de' Medici, e nel
riverso il coro di S. Maria del Fiore e tutto il caso come passò
appunto. Similmente fece le medaglie d'alcuni pontefici et altre molte
cose che sono dagli artefici conosciute.
Aveva Antonio quando morì anni LXXII e Pietro anni LXV. Lasciò molti
discepoli, e fra gli altri Andrea Sansovino. Ebbe nel tempo suo
felicissima vita, trovando pontefici ricchi e la sua città in colmo, che si
dilettava di virtù; per che molto fu stimato, dove se forse avesse
avuto contrari i tempi non avrebbe fatto que' frutti che e' fece,
essendo inimici molto i travagli alle scienze, delle quali gli uomini
fanno professione e prendono diletto. Col disegno di costui furono
fatte per S. Giovanni di Fiorenza due tonicelle et una pianeta e piviale
di broccato, riccio sopra riccio, tessuti tutti d'un pezzo, senza alcuna
cucitura; e per fregi et ornamenti di quelle, furono ricamate le storie
della vita di S. Giovanni, con sottilissimo magisterio et arte da Paulo
da Verona, divino in quella professione e sopra ogni altro ingegno
rarissimo; dal quale non furono condotte manco bene le figure con
l'ago, che se le avesse dipinte Antonio col penello: di che si debbe
avere obligo non mediocre alla virtù dell'uno nel disegno, et alla