Page 650 - Giorgio Vasari
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gnene chiede, per mostrare a quelle donne la novità che in sua
vechiezza aveva fatto la padrona di casa; e finalmente vi è una
femmina che porta a l'usanza fiorentina frutte e fiaschi da la villa, la
quale è molto bella. Nella quarta allato a questa è Zacheria che ancor
mutolo stupisce con intrepido animo che sia nato di lui quel putto; e
mentre gli è dimandato del nome, scrive in su 'l ginocchio, affisando
gli occhi al figliuolo quale è tenuto incollo da una femmina con
reverenza postasi ginocchione innanzi a lui, e segna con la penna in
sul foglio: "Giovanni sarà il tuo nome", non senza ammirazione di
molte altre figure, che pare che stiano in forse se egli è vero o no.
Séguita la quinta, quando e' predica alle turbe; nella quale storia si
conosce quella attenzione che dànno i popoli nello udir cose nuove; e
massimamente nelle teste degli scribi che ascoltano Giovanni, i quali
pare che con un certo modo del viso sbeffino quella legge, anzi
l'abbiano in odio; dove sono ritti et a sedere maschi e femmine in
diverse fogge. Nella sesta si vede S. Giovanni battezzare Cristo; nella
reverenza del quale mostrò interamente la fede che si debbe avere a
sacramento tale; e perché questo non fu senza grandissimo frutto, vi
figurò molti già ignudi e scalzi, che aspettando d'essere battezzati,
mostrano la fede e la voglia scolpita nel viso; et in fra gl'altri uno che
si cava una scarpetta, rappresenta la prontitudine istessa. Nella
ultima, cioè nell'arco accanto alla volta, è la suntuosissima cena di
Erode et il ballo di Erodiana, con infinità di servi che fanno diversi
aiuti in quella storia, oltra la grandezza d'uno edifizio tirato in
prospettiva, che mostra apertamente la virtù di Domenico insieme
con le dette pitture. Condusse a tempera la tavola isolata tutta, e le
altre figure che sono ne' sei quadri: che oltre alla Nostra Donna che
siede in aria col Figliuolo in collo e gl'altri Santi che gli sono intorno,
oltra il S. Lorenzo et il S. Stefano che sono interamente vive, al S.
Vincenzio e S. Pietro Martire non manca se non la parola. Vero è che
di questa tavola ne rimase imperfetta una parte, mediante la morte
sua, per che, avendo egli già tiratola tanto innazi, che e' non le
mancava altro che il finire certe figure dalla banda di dietro dove è la
Resurressione di Cristo, e tre figure che sono in que' quadri, finirono
poi il tutto Benedetto e Davitte Ghirlandai suoi frategli. Questa