Page 646 - Giorgio Vasari
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predicatori, la cappella maggiore dipinta già da Andrea Orgagna; la
quale, per essere stato mal coperto il tetto della volta, era in più parti
guasta da l'acqua, per il che già molti cittadini l'avevano voluta
rassettare, o vero dipignierla di nuovo; ma i padroni, che erano quelli
della famiglia de' Ricci, non se n'erano mai contentati, non potendo
essi far tanta spesa, né volendosi risolvere a concederla ad altri che
la facesse, per non perdere la iuridizione del padronato et il segno
dell'arme loro lasciatagli dai loro antichi. Giovanni adunque,
desideroso che Domenico gli facesse questa memoria, si misse
intorno a questa pratica tentando diverse vie. Et in ultimo promisse a'
Ricci far tutta quella spesa egli e che gli ricompenserebbe in
qualcosa, e farebbe metter l'arme loro nel più evidente et onorato
luogo che fusse in quella cappella; e così rimasi d'accordo e fattene
contratto et instrumento molto stretto del tenore ragionato di sopra,
logò Giovanni a Domenico questa opera, con le storie medesime che
erano dipinte prima; e feciono che il prezzo fusse ducati milledugento
d'oro larghi; et in caso che l'opera gli piacesse fussino dugento più.
Per il che Domenico mise man all'opera; né restò che egli in quattro
anni l'ebbe finita; il che fu nel MCCCCLXXXV, con grandissima
satisfazione e contento di esso Giovanni. Il quale chiamandosi
servito, e confessando ingenuamente che Domenico aveva
guadagnati i dugento ducati del più, disse che arebbe piacere che e'
si contentasse del primo pregio; e Domenico, che molto più stimava
la gloria e l'onore che le ricchezze, gli largì subito tutto il restante,
affermando che aveva molto più caro lo avergli satisfatto che lo
essere contento del pagamento. Appresso Giovanni fece fare due
armi grandi di pietra, l'una de' Tornaquinci, l'altra de' Tornabuoni, e
metterle ne' pilastri fuori d'essa cappella, e nell'arco altre arme di
detta famiglia, divisa in più nomi e più arme, cioè, oltre alle due
dette, Giachinotti, Popoleschi, Marabotini e Cardinali. E quando poi
Domenico fece la tavola dello altare, nello ornamento dorato, sotto
un arco ch'è per fine di quella tavola fece mettere il tabernacolo del
Sacramento, bellissimo; e nel frontispizio di quello fece uno
scudicciuolo d'un quarto di braccio, dentrovi l'arme de' padron detti,
cioè de' Ricci. Et il bello fu allo scoprire della cappella, perché questi
cercarono con gran romore de l'arme loro; e finalmente, non ve la