Page 635 - Giorgio Vasari
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muraglie e di pitture, e particolarmente rifece la capella maggiore
della sua chiesa e quella tutta dipinse. Et in due nicchie che la
mettevano in mezzo dipinse in una un S. Rocco e nell'altra un S.
Bartolomeo, le quali insieme con la chiesa sono rovinate. Ma
tornando all'abbate, il quale fu buono e costumato religioso, egli
lasciò suo discepolo nella pittura maestro Lappoli aretino, che fu
valente e pratico dipintore, come ne dimostrano l'opere che sono di
sua mano in S. Agostino, nella cappella di San Bastiano, dove in una
nicchia è esso Santo, fatto di rilievo dal medesimo; et intorno gli sono
di pittura San Biagio, San Rocco, Sant'Antonio da Padova, San
Bernardino, e nell'arco della cappella è una Nunziata, e nella volta i
quattro Evangelisti lavorati a fresco pulitamente. Di mano di costui è
in un'altra cappella a fresco, a man manca entrando per la porta del
fianco in detta chiesa, la Natività e la Nostra Donna annunziata
dall'Angelo, nella figura del quale Angelo ritrasse Giulian Bacci, allora
giovane, di bellissima aria. E sopra la detta porta di fuori, fece una
Nunziata in mezzo a S. Piero e S. Paulo, ritraendo nel volto della
Madonna la madre di Messer Pietro Aretino, famosissimo poeta. In S.
Francesco, alla cappella di S. Bernardino, fece in una tavola esso
Santo che par vivo, e tanto è bello che egli è la miglior figura che
costui facesse mai. In Vescovado fece nella cappella de'
Pietramaleschi, in un quadro a tempera, un santo Ignazio bellissimo;
et in Pieve, all'entrata della porta di sopra che risponde in piazza, un
Santo Andrea et un S. Bastiano. E nella Compagnia della Trinità con
bella invenzione fece per Buoninsegna Buoninsegni aretino un'opera
che si può fra le migliori che mai facesse annoverare, e ciò fu un
Crucifisso sopra un altare in mezzo di uno S. Martino e S. Rocco, et a'
piè ginocchioni due figure: una figurata per un povero, secco e
macilente e malissimo vestito, dal quale uscivano certi razzi che
dirittamente andavano alle piaghe del Salvatore, mentre esso Santo
lo guardava attentissimamente; e l'altra per un ricco vestito di
porpora e bisso e tutto rubicondo e lieto nel volto, i cui raggi
nell'adorar Cristo parea, se bene gli uscivano del cuore come al
povero, che non andasseno dirittamente alle piaghe del crucifisso, ma
vagando et allargandosi per alcuni paesi e campagne piene di grani,
biade, bestiami, giardini et altre cose simili, e che altri si