Page 629 - Giorgio Vasari
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sotto la mandorla, facevano quattro o più o meno rami, simili a quelli
               d'un albero, che negl'estremi con simili ferri aveva per ciascuno un
               piccolo fanciullo vestito da Angiolo. E questi, secondo che volevano,
               giravano in sul ferro dove posavano i piedi, che era gangherato. E di
               così fatti rami si facevano talvolta due o tre ordini d'Angeli o di Santi;

               secondo che quello era che si aveva a rappresentare. E tutta questa
               machina  e  lo  stile  et  i  ferri  che  tallora  faceva  un  giglio,  tallora  un
               albero e spesso una nuvola o altra cosa simile, si copriva di bambagia

               e,  come  si  è  detto,  di  cherubini,  serafini,  stelle  d'oro  et  altri  cotali
               ornamenti. E dentro erano facchini o villani, che la portavano sopra le
               spalle, i quali si mettevano intorno intorno a quella tavola, che noi
               abbiam chiamato telaio, nella quale erano confitti, sotto dove il peso
               posava sopra le spalle loro, guanciali di cuoio, pieni o di piuma o di

               bambagia o d'altra cosa simile, che acconsentisse e fusse morbida. E
               tutti gl'ingegni e le salite et altre cose erano coperte come si è detto
               di sopra con bambagia, che faceva bel vedere, e si chiamavano tutte

               queste machine, nuvole; dietro venivano loro cavalcate d'uomini e di
               sergenti a piedi in varie sorti, secondo la storia che si rappresentava,
               nella maniera che oggi vanno dietro a' carri o altro che si faccia, in
               cambio delle dette nuvole; della maniera delle quali ne ho, nel nostro
               libro  de'  disegni,  alcune  di  mano  del  Cecca  molto  ben  fatte  et

               ingegnose veramente e piene di belle considerazioni. Con l'invenzione
               del medesimo si facevano alcuni Santi, che andavano o erano portati
               a  processione,  o  morti  o  in  varii  modi  tormentati:  alcuni  parevano

               passati da una lancia o da una spada; altri aveva un pugnale nella
               gola et altri altre cose simili per la persona. Del qual modo di fare,
               perché oggi è notissimo, che si fa con spada, lancia o pugnale rotto,
               che con un cerchietto di ferro sia da ciascuna parte tenuto stretto e di
               riscontro, levatone a misura quella parte che ha da parere fitta nella

               persona del ferito, non ne dirò altro. Basta che per lo più si truova
               che furono invenzione del Cecca.

               I giganti similmente, che in detta festa andavano attorno, si facevano
               a  questo  modo:  alcuni  molto  pratichi  nell'andar  in  sui  trampoli,  o
               come si dice altrove in sulle zanche, ne facevano fare di quelli che

               erano alti cinque e sei braccia da terra, e fasciategli et acconcigli in
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