Page 578 - Giorgio Vasari
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celebrato dallo Strozzi vecchio, cioè da Tito Vespasiano padre
dell'altro Strozzi, ambiduoi poeti rarissimi nella lingua latina. Il padre
dunque onorò con un bellissimo epigramma, il qual è in stampa con
gl'altri, la memoria di Vittore Pisano; e questi sono i frutti che dal
viver virtuosamente si traggono. Dicono alcuni che quando costui
imparava l'arte, essendo giovanetto, in Fiorenza, che dipinse nella
vecchia chiesa del tempio, che era dove è oggi la cittadella vecchia,
le storie di quel pellegrino a cui andando a San Iacopo di Galizia,
mise la figliuola d'un oste una tazza d'argento nella tasca, perché
fusse come ladro punito, ma fu da S. Iacopo aiutato e ricondotto a
casa salvo; nella qual opera mostrò Pisano dover riuscire, come fece,
eccellente pittore. Finalmente assai ben vecchio passò a miglior vita.
E Gentile avendo lavorato molte cose in Città di Castello, si condusse
a tale, essendo fatto parletico, che non operava più cosa buona. In
ultimo consumato dalla vecchiezza, trovandosi d'ottanta anni si morì.
Il ritratto di Pisano, non ho potuto aver di luogo nessuno.
Dissegnarono ambiduoi questi pittori molto bene, come si può vedere
nel nostro libro, etc.
FINE DELLA VITA DI GENTILE DA FABRIANO E DI VITTORE PISANO
VERONESE