Page 575 - Giorgio Vasari
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intorno tutti ben fatti, la predella di detta tavola, piena di storie della
vita di San Niccolò, di figure piccole non può essere più bella né
meglio fatta di quello che ell'è. Dipinse in Roma in S. Maria Nuova
sopra la sepoltura del cardinale Adimari fiorentino et arcivescovo di
Pisa, la quale è allato a quella di papa Gregorio Nono in un archetto,
la Nostra Donna col Figliuolo in collo, in mezzo a San Benedetto e
San Giuseppo; la qual opera era tenuta in pregio dal divino
Michelagnolo, il quale parlando di Gentile usava dire che nel
dipignere aveva avuto la mano simile al nome. In Perugia fece il
medesimo una tavola in San Domenico, molto bella; et in S. Agostino
di Bari un Crucifisso dintornato nel legno, con tre mezze figure
bellissime che sono sopra la porta del coro.
Ma tornando a Vittore Pisano, le cose che di lui si sono di sopra
raccontate furono scritte da noi senza più, quando la prima volta fu
stampato questo nostro libro, perché io non aveva ancora dell'opere
di questo eccellente artefice quella cognizione e quel ragguaglio
avuto, che ho avuto poi. Per avisi dunque del molto reverendo e
dottissimo padre fra' Marco de' Medici veronese, dell'ordine de' frati
predicatori, sì come ancora racconta il Biondo da Furlì, dove nella sua
Italia illustrata parla di Verona, fu costui in eccellenza pari a tutti i
pittori dell'età sua, come oltre l'opere raccontate di sopra possono di
ciò fare amplissima fede molte altre, che in Verona sua nobilissima
patria si veggiono, se bene in parte quasi consumate dal tempo. E
perché si dilettò particolarmente di fare animali, nella chiesa di S.
Nastasia di Verona, nella cappella della famiglia de' Pellegrini, dipinse
un Santo Eustachio, che fa carezze a un cane pezzato di tané e
bianco, il quale co' piedi alzati et appoggiati alla gamba di detto
Santo si rivolta col capo indietro, quasi che abbia sentito rumore, e fa
questo atto con tanta vivezza che non lo farebbe meglio il naturale.
Sotto la qual figura si vede dipinto il nome d'esso Pisano, il quale usò
di chiamarsi quando Pisano e quando Pisanello, come si vede e nelle
pitture e nelle medaglie di sua mano. Dopo la detta figura di S.
Eustachio, la quale è delle migliori che questo artefice lavorasse e
veramente bellissima, dipinse tutta la facciata di fuori di detta
cappella: dall'altra parte un S. Giorgio armato d'armi bianche fatte