Page 580 - Giorgio Vasari
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altri animali molto pronti e vivaci. Et in San Pier Maggiore, nella
cappella degl'Alessandri, fece quattro storiette di figure piccole, di
San Piero, di San Paulo, di San Zanobi quando resuscita il figliuolo
della vedova, e di San Benedetto. Et in Santa Maria Maggiore della
medesima città di Firenze, fece nella cappella degl'Orlandini una
Nostra Donna, e due altre figure bellissime. Ai fanciulli della
Compagnia di S. Giorgio un Crucifisso, San Girolamo e San Francesco;
e nella chiesa di San Giorgio in una tavola, una Nunziata. In Pistoia,
nella chiesa di San Iacopo, una Trinità, San Zeno e San Iacopo, e per
Firenze in casa de' cittadini sono molti tondi e quadri di mano del
medesimo. Fu persona, Pesello, moderata e gentile, e sempre che
poteva giovare agli amici con amorevolezza e volentieri lo faceva.
Tolse moglie giovane et èbbene Francesco detto Pesellino suo
figliuolo, che attese alla pittura imitando gl'andari di fra' Filippo
infinitamente. Costui se più tempo viveva, per quello che si conosce,
arebbe fatto molto più che egli non fece; perché era studioso
nell'arte, né mai restava né dì né notte di disegnare. Per che si vede
ancora nella cappella del noviziato di Santa Croce, sotto la tavola di
fra' Filippo, una maravigliosissima predella di figure piccole, le quali
paiono di mano di fra' Filippo. Egli fece molti quadretti di figure
piccole per Fiorenza, et in quella acquistato nome se ne morì d'anni
XXXI, per che Pesello ne rimase dolente; né molto stette che lo seguì
d'anni LXXVII.
FINE DELLA VITA DI PESELLO E FRANCESCO PESELLI PITTORI
FIORENTINI