Page 572 - Giorgio Vasari
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che alla virtù di Domenico udiva dare, si deliberò levarselo d'attorno,
               e dopo aver pensato molte vie, una ne mise in essecuzione in questo
               modo; una sera di state, sì come era solito, tolto Domenico il liuto,
               uscì  di  S.  Maria  Nuova,  lasciando  Andrea  nella  sua  camera  a
               disegnare,  non  avendo  egli  voluto  accettar  l'invito  d'andar  seco  a

               spasso,  con  mostrare  d'avere  a  fare  certi  disegni  d'importanza.
               Andato  dunque  Domenico  da  sé  solo  a'  suoi  piaceri,  Andrea,
               sconosciuto, si mise ad aspettarlo dopo un canto, et arrivando a lui

               Domenico nel tornarsene a casa, gli sfondò con certi piombi il liuto e
               lo stomaco in un medesimo tempo; ma non parendogli d'averlo anco
               acconcio  a  suo  modo,  con  i  medesimi  lo  percosse  in  su  la  testa
               malamente, poi lasciatolo in terra se ne tornò in S. Maria Nuova alla
               sua stanza e, socchiuso l'uscio, si rimase a disegnare in quel modo

               che da Domenico era stato lasciato. Intanto essendo stato sentito il
               rumore, erano corsi i servigiali, intesa la cosa, a chiamare e dar la
               mala  nuova  allo  stesso  Andrea  micidiale  e  traditore;  il  qual,  corso

               dove erano gl'altri intorno a Domenico non si poteva consolare, né
               restar  di  dir:  "Oimè  fratel  mio,  oimè  fratel  mio".  Finalmente
               Domenico gli spirò nelle braccia, né si seppe, per diligenza che fusse
               fatta, chi morto l'avesse; e se Andrea, venendo a morte, non l'avesse
               nella confessione manifestato, non si saprebbe anco.

               Dipinse Andrea in S. Miniato fra le torri di Fiorenza una tavola, nella

               quale è una Assunzione di Nostra Donna con due figure, et alla Nave
               a l'Anchetta, fuor della porta alla Croce, in un tabernacolo, una Nostra
               Donna. Lavorò il medesimo in casa de' Carducci, oggi de' Pandolfini,
               alcuni uomini famosi, parte imaginati e parte ritratti di naturale; fra

               questi è Filippo Spano degli Scolari, Dante, Petrarca, il Boccaccio et
               altri. Alla Scarperia in Mugello dipinse sopra la porta del palazzo del
               vicario una Carità ignuda molto bella, che poi è stata guasta. L'anno
               1478,  quando  dalla  famiglia  de'  Pazzi  et  altri  loro  aderenti  e

               congiurati, fu morto in S. Maria del Fiore Giuliano de' Medici e Lorenzo
               suo  fratello  ferito,  fu  deliberato  dalla  Signoria  che  tutti  quelli  della
               congiura fussino come traditori dipinti nella facciata del palagio del
               Podestà;  onde  essendo  questa  opera  offerta  ad  Andrea,  egli  come

               servitore  et  obligato  alla  casa  de'  Medici,  l'accettò  molto  ben
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