Page 570 - Giorgio Vasari
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errore vi conosceva. E quando nella sua giovanezza furono in qualche

               cosa biasimate l'opere sue, fece a cotali biasimatori con percosse et
               altre  ingiurie  conoscere  che  sapeva  e  voleva  sempre,  in  qualunche
               modo, vendicarsi delle ingiurie.

               Ma per dire alcuna cosa di Domenico, prima che venghiamo all'opera
               della  cappella,  avanti  che  venisse  a  Firenze,  egli  aveva  nella

               sagrestia di S. Maria di Loreto, in compagnia di Piero della Francesca,
               dipinto alcune cose con molta grazia, che l'avevano fatto per fama,
               oltre  quello  che  aveva  fatto  in  altri  luoghi,  come  in  Perugia  una
               camera  in  casa  de'  Baglioni,  che  oggi  è  rovinata,  conoscere  in

               Fiorenza.  Dove  essendo  poi  chiamato,  prima  che  altro  facesse,
               dipinse  in  sul  canto  de'  Carnesecchi,  nell'angolo  delle  due  vie  che
               vanno l'una alla nuova, l'altra alla vecchia piazza di S. Maria Novella,
               in un tabernacolo a fresco una Nostra Donna in mezzo d'alcuni santi.

               La  qual  cosa,  perché  piacque  e  molto  fu  lodata  dai  cittadini  e
               dagl'artefici  di  que'  tempi,  fu  cagione  che  s'accendesse  maggiore
               sdegno  et  invidia  nel  maladetto  animo  d'Andrea  contra  il  povero
               Domenico: per che, deliberato di far con inganno e tradimento quello

               che  senza  suo  manifesto  pericolo  non  poteva  fare  alla  scoperta,  si
               finse  amicissimo  d'esso  Domenico;  il  quale,  perché  buona  persona
               era et amorevole, cantava di musica e si dilettava di sonare il liuto, lo
               ricevette volentieri in amicizia, parendogli Andrea persona d'ingegno

               e sollazzevole. E così continuando questa, da un lato vera e dall'altro
               finta, amicizia, ogni notte si trovavano insieme a far buon tempo e
               serenate a loro inamorate; di che molto si dilettava Domenico; il qual
               amando Andrea da dovero, gli insegnò il modo di colorire a olio che

               ancora in Toscana non si sapeva. Fece dunque Andrea, per procedere
               ordinatamente, nella sua facciata della cappella di S. Maria Nuova,
               una  Nunziata  che  è  tenuta  bellissima  per  avere  egli  in  quell'opera
               dipinto l'Angelo in aria, il che non si era insino allora usato. Ma molto

               più bell'opera è tenuta dove fece la Nostra Donna che sale i gradi del
               tempio, sopra i quali figurò molti poveri, e fra gl'altri uno che con un
               boccale dà in su la testa ad un altro; e non solo questa figura ma
               tutte  l'altre  sono  belle  affatto,  avendole  egli  lavorate  con  molto

               studio  et  amore,  per  la  concorrenza  di  Domenico.  Vi  si  vede  anco
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