Page 537 - Giorgio Vasari
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crudelissimo; l'altro in profilo et in punta di piè s'alza, e strignendo
con le mani la sferza e digrignando i denti, mena con tanta rabbia,
che più non si può dire. A questi due dipinse Lazzaro le vestimenta
stracciate, per meglio dimostrare l'ignudo, bastandogli in un certo
modo ricoprire le vergogne loro e le meno oneste parti. Questa
opera, essendo durata in sul drappo (di che certo mi maraviglio) tanti
anni et insino a oggi, fu, per la sua bellezza e bontà, fatta ritrarre
dagl'uomini di quella Compagnia dal Priore franzese, come al suo
luogo ragioneremo. Lavorò ancor Lazzaro a Perugia nella chiesa de'
Servi in una capella a canto alla sagrestia, alcune storie della Nostra
Donna et un Crucifisso; e nella Pieve di Monte Pulciano una predella
di figure piccole. In Castiglione Aretino una tavola a tempera in S.
Francesco et altre molte cose, che per non esser lungo non accade
raccontare; e particolarmente di figure piccole molti cassoni, che sono
per le case de' cittadini. E nella Parte Guelfa di Fiorenza si vede fra
gl'armamenti vecchi alcune barde fatte da lui, molto ben lavorate.
Fece ancora per la Compagnia di S. Bastiano, in un gonfalone, il detto
Santo alla colonna, e certi Angeli che lo coronano, ma oggi è guasto e
tutto consumato dal tempo.
Lavorava in Arezzo, ne' tempi di Lazzaro, finestre di vetro Fabiano
Sassoli aretino, giovane in quello esercizio di molta intelligenza, come
ne fanno fede l'opere che sono di suo nel Vescovado, Badia, Pieve et
altri luoghi di quella città; ma non aveva molto disegno e non
aggiugneva a gran pezzo a quelle che Parri Spinelli faceva; perché
deliberando, sì come ben sapeva cuocere i vetri, commettergli et
armargli, così voler fare qualche opera che fusse anco di ragionevole
pittura, si fece fare a Lazzaro due cartoni a sua fantasia, per fare due
finestre alla Madonna delle Grazie. E ciò avendo ottenuto da Lazzaro,
che amico suo e cortese artefice era, fece le dette finestre e le
condusse di maniera belle e ben fatte, che non hanno da vergognarsi
da molte. In una è una Nostra Donna molto bella, e nell'altra (la
quale è di gran lunga migliore) è una Resurrezione di Cristo, che ha
dinanzi al sepolcro un armato in iscorto, che per essere la finestra
piccola, e per conseguente la pittura, è maraviglia come in sì poco
spazio possono apparire quelle figure così grandi. Molte altre cose