Page 532 - Giorgio Vasari
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medesimo fece il disegno della casa et orto de' medesimi Rucellai,
nella via della Scala, la quale è fatta con molto giudizio e
commodissima, avendo oltre agl'altri molti agi, due logge, una volta a
mezzogiorno e l'altra a ponente, amendue bellissime e fatte senza
archi sopra le colonne, il qual modo è il vero e proprio che tennero
gl'antichi, perciò che gl'architravi, che son posti sopra i capitegli delle
colonne spianano, là dove non può una cosa quadra, come sono
gl'archi che girano, posare sopra una colonna tonda, che non posino i
canti in falso. Adunque il buon modo di fare vuole che sopra le
colonne si posino gl'architravi, e che quando si vuol girare archi, si
facciano pilastri e non colonne.
Per i medesimi Rucellai in questa stessa maniera fece Leon Batista in
San Brancazio una cappella che si regge sopra gl'architravi grandi,
posati sopra due colonne e due pilastri, forando sotto il muro della
chiesa, che è cosa difficile ma sicura. Onde questa opera è delle
migliori che facesse questo architetto. Nel mezzo di questa cappella,
è un sepolcro di marmo molto ben fatto, in forma ovale e bislungo,
simile, come in esso si legge, al sepolcro di Gesù Cristo in
Gierusalem. Ne' medesimi tempi, volendo Lodovico Gonzaga
marchese di Mantoa, fare nella Nunziata de' Servi di Firenze la
tribuna e cappella maggiore col disegno e modello di Leon Battista,
fatto rovinar a sommo di detta chiesa una cappella quadra, che vi era
vecchia e non molto grande, dipinta all'antica, fece la detta tribuna
capricciosa e difficile, a guisa d'un tempio tondo, circondato da nove
cappelle, che tutte girano in arco tondo e dentro sono a uso di
nicchia: per lo che, reggendosi gl'archi di dette cappelle in sui pilastri
dinanzi, vengono gl'ornamenti dell'arco di pietra, accostandosi al
muro, a tirarsi sempre in dietro per appoggiarsi al detto muro, che
secondo l'andare della tribuna gira in contrario; onde quando i detti
archi delle cappelle si guardano dagli lati par che caschino indietro e
che abbiano, come hanno invero, disgrazia, se bene la misura è retta
et il modo di fare difficile. E invero se Leonbattista avesse fuggito
questo modo, sarebbe stato meglio; perché, se bene è malagevole a
condursi, ha disgrazia nelle cose piccole e grandi e non può riuscir
bene. E che ciò sia vero nelle cose grandi, l'arco grandissimo dinanzi