Page 533 - Giorgio Vasari
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che dà l'entrata alla detta tribuna, dalla parte di fuori è bellissimo, e
di dentro, perché bisogna che giri secondo la cappella che è tonda,
pare che caschi all'indietro e che abbia estrema disgrazia. Il che forse
non arebbe fatto Leonbattista, se con la scienza e teorica, avesse
avuto la pratica e la sperienza nell'operare; perché un altro arebbe
fuggito quella difficultà e cercato più tosto la grazia e maggior
bellezza dell'edifizio. Tutta questa opera in sé, per altro, è bellissima,
capricciosa e difficile, e non ebbe Leonbattista se non grande animo a
voltare in quei tempi quella tribuna nella maniera che fece.
Dal medesimo Lodovico marchese condotto poi Leonbattista a
Mantoa, fece per lui il modello della chiesa di S. Andrea, e d'alcune
altre cose; e per la via d'andare da Mantoa a Padoa, si veggiono
alcuni tempii fatti secondo la maniera di costui. Fu esecutore de'
disegni e modelli di Leonbattista, Salvestro Fancelli fiorentino,
architetto e scultore ragionevole, il quale condusse secondo il volere
di detto Leonbattista tutte l'opere che fece fare in Firenze, con
giudizio e diligenza straordinaria. E in quelli di Mantoa un Luca
fiorentino, che abitando poi sempre in quella città e morendovi lasciò
il nome, secondo il Filareto, alla famiglia de' Luchi, che vi è ancor
oggi. Onde fu non piccola ventura la sua aver amici che intendesseno,
sapessino e volessino servire; perciò che non potendo gl'architetti
star sempre in sul lavoro, è loro di grandissimo aiuto un fedele et
amorevole essecutore, e se niuno mai lo seppe, lo so io benissimo
per lunga pruova.
Nella pittura non fece Leonbattista opere grandi né molto belle,
conciò sia che quelle che si veggiono di sua mano, che sono
pochissime, non hanno molta perfezzione; né è gran fatto, perché
egli attese più agli studi che al disegno; pur mostrava assai bene,
disegnando, il suo concetto, come si può vedere in alcune carte di
sua mano che sono nel nostro libro; nelle quali è disegnato il ponte
Sant'Agnolo et il coperto che col disegno suo vi fu fatto a uso di
loggia, per difesa del sole ne' tempi di stati, e delle piogge e de' venti
l'inverno; la quale opera gli fece far papa Nicola Quinto, che aveva
disegnato farne molte altre simili per tutta Roma, ma la morte vi
s'interpose. Fu opera di Leonbattista quella che è in Fiorenza su la