Page 488 - Giorgio Vasari
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fatte cose bellissime. Il ritratto suo fu fatto da Paulo Ucelli, come si è
detto nella sua vita. Gl'epitaffii son questi:
Sculptura H. M. a Florentinis fieri voluit Donatello, utpote homini, qui
ei, quod jam diu optimis artificibus multisque saeculis, tum nobilitatis
tum nominis acquisitum fuerat, iniuriave tempor. perdiderat ipsa, ipse
unus una vita infinitisque operibus cumulatiss. restituerit, et patriae
benemerenti huius restitutae virtutis palmam reportarit.
Excudit nemo spirantia mollius aera:
vera cano: cernes marmora viva loqui.
Graecorum sileat prisca admirabilis aetas
compendibus statuas continuisse Rhodon.
Nectere namque magis fuerant haec vincula digna
istius egregias artificis statuas.
Quanto con dotta mano alla scultura
già fecer molti, or sol Donato ha fatto:
renduto ha vita a' marmi, affetto et atto:
che più, se non parlar, può dar natura?
Delle opere di costui restò così pieno il mondo, che bene si può
affermare con verità nessuno artefice aver mai lavorato più di lui.
Imperò che, dilettandosi d'ogni cosa, a tutte le cose mise le mani,
senza guardare che elle fossero o vili o di pregio. E fu nientedimanco
necessarissimo alla scultura il tanto operare di Donato in qualunque
spezie di figure tonde, mezze, basse e bassissime; per che sì come
ne' tempi buoni degli antichi Greci e Romani, i molti la fecero venir
perfetta, così egli solo con la moltitudine delle opere, la fece ritornare
perfetta e maravigliosa nel secol nostro. Laonde gli artefici debbono
riconoscere la grandezza della arte, più da costui che da qualunche