Page 480 - Giorgio Vasari
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avendo fatto dove era questa statua una fonte, la fece levare, e si
serba per un altro cortile, che grandissimo disegna fare dalla parte di
dietro del palazzo, cioè dove già stavano i leoni. È posto ancora nella
sala dove è l'oriuolo di Lorenzo della Volpaia, da la mano sinistra, un
David di marmo bellissimo, che tiene fra le gambe la testa morta di
Golia sotto i piedi, e la fromba ha in mano, con la quale l'ha percosso.
In casa Medici, nel primo cortile, sono otto tondi di marmo, dove sono
ritratti cammei antichi e rovesci di medaglie et alcune storie fatte da
lui molto belle, quali sono murati nel fregio, fra le finestre e
l'architrave, sopra gli archi delle logge. Similmente la restaurazione
d'un Marsia di marmo bianco antico, posto all'uscio del giardino, et
una infinità di teste antiche poste sopra le porte, restaurate e da lui
acconce con ornamenti d'ali e di diamanti, impresa di Cosimo, a
stucchi benissimo lavorati. Fece di granito un bellissimo vaso che
gettava acqua; et al giardino de' Pazzi in Fiorenza, un altro simile ne
lavorò che medesimamente getta acqua. Sono in detto palazzo de'
Medici Madonne di marmo e di bronzi di basso rilievo, et altre storie
di marmi, di figure bellissime e di schiacciato rilievo maravigliose. E
fu tanto l'amore che Cosimo portò alla virtù di Donato, che di
continuo lo faceva lavorar; et allo incontro ebbe tanto amore verso
Cosimo Donato ch'ad ogni minimo suo cenno indovinava tutto quel
che voleva, e di continuo lo ubbidiva. Dicesi che un mercante
genovese fece fare a Donato una testa di bronzo quanto il vivo,
bellissima, e per portarla lontano sottilissima, e che per mezzo di
Cosimo tale opra gli fu allogata. Finitala adunque, volendo il
mercante sodisfarlo, gli parve che Donato troppo ne chiedesse, per
che fu rimesso in Cosimo il mercato, il quale, fattala portare in sul
cortile disopra di quel palazzo, la fece porre fra i merli che guardano
sopra la strada, perché meglio si vedesse. Cosimo dunque, volendo
accomodare la differenza, trovò il mercante molto lontano da la
chiesta di Donato; per che, voltatosi, disse ch'era troppo poco.
Laonde il mercante, parendogli troppo, diceva che in un mese o poco
più lavorata l'aveva Donato, e che gli toccava più d'un mezzo fiorino
per giorno. Si volse allora Donato con collera, parendogli d'essere
offeso troppo, e disse al mercante che in un centesimo d'ora