Page 477 - Giorgio Vasari
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di  far  le  maraviglie  e  star  come  insensato,  sopragiunto  Filippo,
               ridendo  disse:  "Che  disegno  è  il  tuo,  Donato?  Che  desinaremo  noi
               avendo tu versato ogni cosa?". "Io per me", rispose Donato, "ho per
               istamani avuta la parte mia, se tu vuoi la tua, pigliatela. Ma non più,
               a te è conceduto fare i Cristi, et a me i contadini."

               Fece  Donato,  nel  tempio  di  San  Giovanni  della  medesima  città,  la

               sepoltura di papa Giovanni Coscia, stato deposto del pontificato dal
               Concilio Costanziese; la quale gli fu fatta fare da Cosimo de' Medici,
               amicissimo del detto Coscia; et in essa fece Donato di sua mano il
               morto di bronzo dorato, e di marmo la Speranza e Carità che vi sono;

               e Michelozzo creato suo vi fece la Fede. Vedesi nel medesimo tempio,
               e  dirimpetto  a  quest'opera,  di  mano  di  Donato  una  Santa  Maria
               Maddalena  di  legno  in  penitenza,  molto  bella  e  molto  ben  fatta,
               essendo consumata dai digiuni e dall'astinenza, intanto che pare in

               tutte le parti una perfezzione di notomia benissimo intesa per tutto.
               In  Mercato  Vecchio,  sopra  una  colonna  di  granito,  è  di  mano  di
               Donato una Dovizia di macigno forte, tutta isolata, tanto ben fatta
               che dagl'artefici e da tutti gl'uomini intendenti è lodata sommamente.

               La qual colonna, sopra cui è questa statua collocata, era già in San
               Giovanni,  dove  sono  l'altre  di  granito  che  sostengono  l'ordine  di
               dentro,  e  ne  fu  levata,  et  in  suo  cambio  postavi  un'altra  colonna
               accanalata,  sopra  la  quale  stava  già,  nel  mezzo  di  quel  tempio,  la

               statua di Marte che ne fu levata quando i Fiorentini furono alla fede di
               Gesù Cristo convertiti. Fece il medesimo, essendo ancor giovanetto,
               nella facciata di Santa Maria del Fiore, un Daniello profeta di marmo,
               e dopo un San Giovanni Evangelista che siede, di braccia quattro e

               con  semplice  abito  vestito,  il  quale  è  molto  lodato.  Nel  medesimo
               luogo si vede in sul cantone, per la faccia ch'è rivolta per andare nella
               via del Cocomero, un vecchio fra due colonne, più simile alla maniera
               antica  che  altra  cosa  che  di  Donato  si  possa  vedere,  conoscendosi

               nella testa di quello i pensieri che arrecano gl'anni a coloro che sono
               consumati  dal  tempo  e  dalla  fatica.  Fece  ancora,  dentro  la  detta
               chiesa, l'ornamento dell'organo che è sopra la porta della sagrestia
               vecchia, con quelle figure abozzate, come si è detto, che a guardarle

               pare veramente che siano vive e si muovino. Onde di costui si può
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