Page 474 - Giorgio Vasari
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Tal sopra sasso, sasso

               di giro in giro eternamente io strussi:

               che così passo passo

               alto girando al ciel mi ricondussi.



               Furono ancora suoi discepoli Domenico dal Lago di Lugano, Geremia
               da  Cremona,  che  lavorò  di  bronzo  benissimo,  insieme  con  uno
               Schiavone, che fece assai cose in Vinezia; Simone, che doppo aver

               fatto in Or San Michele per l'Arte degli Speziali quella Madonna, morì
               a Vicovaro, facendo un gran lavoro al Conte di Tagliacozzo; Antonio e
               Niccolò  fiorentini,  che  feciono  in  Ferrara,  di  metallo,  un  cavallo  di
               bronzo per il duca Borso, l'anno 1461; et altri molti, de' quali troppo
               lungo sarebbe fare particolar menzione. Fu Filippo male avventurato

               in alcune cose, perché, oltre che ebbe sempre con chi combattere,
               alcune delle sue fabbriche non ebbono al tempo suo, e non hanno poi
               avuto il loro fine. E fra l'altre fu gran danno che i monaci degl'Angeli

               non potessero, come si è detto, finire quel tempio cominciato da lui,
               poiché dopo avere eglino speso in quello che si vede più di tremila
               scudi,  avuti  parte  dall'Arte  de'  Mercatanti  e  parte  dal  Monte  in  sul
               quale erano i danari, fu dissipato il capitale, e la fabrica rimase e si
               sta imperfetta. Laonde, come si disse nella vita di Niccolò da Uzzano,

               chi per cotal via disidera lasciare di ciò memorie, faccia da sé mentre
               che vive, e non si fidi di nessuno. E quello che si dice di questo, si
               potrebbe dire di molti altri edifizii ordinati da Filippo Brunelleschi.



               FINE DELLA VITA DI FILIPPO BRUNELLESCHI
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