Page 471 - Giorgio Vasari
P. 471

facendogli guerra lo travagliarono sempre, e bene spesso cercavano
               di  farsi  onore  con  i  disegni  di  lui.  Il  quale  infine  si  ridusse  a  non
               mostrare alcuna cosa et a non fidarsi di nessuno. La sala di questo
               palazzo oggi non serve più ai detti capitani di Parte perché avendo il
               diluvio  dell'anno  1557  fatto  gran  danno  alle  scritture  del  Monte,  il

               signor duca Cosimo, per maggior sicurezza delle dette scritture che
               sono  di  grandissima  importanza,  ha  ridotta  quella  et  il  magistrato
               insieme,  nella  detta  sala.  E  acciò  che  la  scala  vecchia  di  questo

               palazzo  serva  al  detto  magistrato  de'  capitani,  il  quale  separatosi
               dalla  detta  sala,  che  serve  al  Monte,  si  è  in  un'altra  parte  di  quel
               palazzo  ritirato,  fu  fatta  da  Giorgio  Vasari,  di  commessione  di  sua
               eccellenza, la commodissima scala che oggi va in su la detta sala del
               Monte. Si è fatto similmente, col disegno del medesimo, un palco a

               quadri,  e  fattolo  posare,  secondo  l'ordine  di  Filippo,  sopra  alcuni
               pilastri acanalati di macigno.

               Era  una  quaresima,  in  S.  Spirito  di  Fiorenza,  stato  predicato  da
               maestro  Francesco  Zoppo,  allora  molto  grato  a  quel  popolo  e
               raccomandato  molto  il  convento,  lo  studio  de'  giovani  e

               particularmente  la  chiesa  arsa  in  que'  dì;  onde  i  capi  di  quel
               quartiere, Lorenzo Ridolfi, Bartolomeo Corbinelli, Neri di Gino Capponi
               e Goro di Stagio Dati et altri infiniti cittadini ottennero da la Signoria
               di  ordinar  che  si  rifacesse  la  chiesa  di  S.  Spirito,  e  ne  feciono

               provveditore  Stoldo  Frescobaldi.  Il  quale  per  lo  interesso  che  egli
               aveva nella chiesa vecchia, ché la capella e l'altare maggiore era di
               casa loro, vi durò grandissima fatica. Anzi da principio, inanzi che si
               fussino riscossi i danari, secondo che erano tassati i sepultuarii e chi

               ci aveva cappelle, egli di suo spese molte migliaia di scudi, de' quali
               fu  rimborsato.  Fatto  dunque  consiglio  sopra  di  ciò,  fu  mandato  per
               Filippo, il quale facesse un modello con tutte quelle utili et onorevoli
               parti che si potesse e convenissero a un tempio cristiano; laonde egli

               si  sforzò  che  la  pianta  di  quello  edifizio  si  rivoltasse  capo  piedi,
               perché desiderava sommamente che la piazza arrivasse lungo Arno,
               acciò che tutti quelli che di Genova e de la Riviera, e di Lunigiana, del
               Pisano e del Luchese passassero di quivi, vedessino la magnificenza

               di quella fabbrica; ma perché certi, per non rovinare le case loro, non
   466   467   468   469   470   471   472   473   474   475   476