Page 458 - Giorgio Vasari
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cento l'anno per sua provisione a vita. Così, dato ordine a far
camminare la fabbrica, la seguitava con tanta obedienza e con tanta
accuratezza, che non si sarebbe murata una pietra che non l'avesse
voluta vedere. Dall'altra parte Lorenzo, trovandosi vinto e quasi
svergognato, fu da' suoi amici favorito et aiutato talmente che tirò il
salario, mostrando che non poteva essere casso, per infino a tre anni
di poi. Faceva Filippo di continovo, per ogni minima cosa, disegni e
modelli di castelli da murare, et edifizii da tirar pesi. Ma non per
questo restavano alcune persone malotiche, amici di Lorenzo, di farlo
disperare, con tutto il dì farli modelli contro, per concorrenza; intanto
che ne fece uno maestro Antonio da Verzelli et altri maestri favoriti e
messi inanzi ora da questo cittadino et ora da quell'altro, mostrando
la volubilità loro, il poco sapere et il manco intendere, avendo in man
le cose perfette e mettendo inanzi l'imperfette e disutili. Erano già le
catene finite intorno intorno all'otto facce, et i muratori inanimiti
lavoravano gagliardamente; ma sollecitati da Filippo più che 'l solito,
per alcuni rabbuffi avuti nel murare, e per le cose che accadevano
giornalmente, se lo erono recato a noia. Onde, mossi da questo e da
invidia, si strinseno insieme i capi faccendo setta, e dissono che era
faticoso lavoro e di pericolo, e che non volevon volgerla senza gran
pagamento (ancora che più del solito loro fusse stato cresciuto)
pensano per cotal via di vendicarsi con Filippo e fare a sé utile.
Dispiacque agli Operai questa cosa, et a Filippo similmente: e
pensatovi su, prese partito un sabato sera di licenziarli tutti. Coloro,
vistosi licenziare, e non sapendo che fine avesse ad avere questa
cosa, stavano di mala voglia, quando il lunedì seguente, messe in
opera Filippo dieci lombardi, e con lo star quivi presente, dicendo: "Fa
qui così e fa qua", gli istruì in un giorno tanto, che ci lavorarono molte
settimane. Dall'altra parte i muratori, veggendosi licenziati e tolto il
lavoro e fattoli quello scorno, non avendo lavori tanto utili quanto
quello, messono mezzani a Filippo, che ritornarebbono volentieri,
raccomandandosi quanto e' potevano. Così li tenne molti dì in su la
corda del non gli voler pigliare, poi gli rimesse con minor salario, che
eglino non avevono in prima; e così, dove pensarono avanzare,
persono, e con il vendicarsi contro a Filippo, feciono danno e villania