Page 453 - Giorgio Vasari
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legnami e de' marmi, con l'obligo su detto; facendoli la provisione
medesima per partito di quelle paghe che avevano fino allora date
agli altri capi maestri. Saputasi la allogazione fatta a Filippo per gli
artefici e per i cittadini, a chi pareva bene et a chi male, come
sempre fu il parere del popolo e degli spensierati e degli invidiosi.
Mentre che si faceva le provisioni per cominciare a murare, si destò
su una setta fra artigiani e cittadini, e fatto testa a' Consoli et
agl'Operai, dissono che si era corsa la cosa e che un lavoro simile a
questo non doveva esser fatto per consiglio di un solo, e che se
eglino fussin privi d'uomini eccellenti, come eglino ne avevono
abbondanza, saria da perdonare loro; ma che non passava con onore
della città, perché venendo qualche disgrazia, come nelle fabriche
suole alcuna volta avvenire, potevano essere biasimati, come
persone che troppo gran carico avessino dato a un solo, senza
considerare il danno e la vergogna che al publico ne potrebbe
risultare: e che però, per affrenare il furore di Filippo era bene
aggiugnergli un compagno.
Era Lorenzo Ghiberti venuto in molto credito, per aver già fatto
esperienza del suo ingegno nelle porte di Santo Giovanni, e che e'
fusse amato da certi che molto potevano nel governo, si dimostrò
assai chiaramente perché, nel vedere tanto crescere la gloria di
Filippo, sotto spezie di amore e di affezione verso quella fabbrica,
operarono di maniera appresso de' Consoli e degli Operai che fu unito
compagno di Filippo in questa opera. In quanta disperazione et
amaritudine si trovassi Filippo, sentendo quel che avevano fatto gli
Operai, si conosce da questo, che fu per fuggirsi da Fiorenza; e se
non fussi stato Donato e Luca della Robbia che lo confortavano, era
per uscire fuor di sé. Veramente empia e crudel rabbia è quella di
coloro che, accecati dall'invidia, pongono a pericolo gli onori e le belle
opere, per la gara della ambizione. Da loro certo non restò che
Filippo non ispezzasse i modelli, abruciasse i disegni et in men di
mezza ora precipitasse tutta quella fatica che aveva condotta in tanti
anni. Gl'Operai, scusatisi prima con Filippo, lo confortarono a andare
inanzi, che lo inventore et autore di tal fabrica era egli, e non altri;
ma tuttavolta fecero a Lorenzo il medesimo salario che a Filippo. Fu