Page 456 - Giorgio Vasari
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fianco, causato dal molto faticarsi per l'opera.
Così dunque rumoreggiandosi, era fermo il lavoro, e quasi tutte le
opere de' muratori e scarpellini si stavano; e mormorando contro a
Lorenzo dicevano: "Basta ch'e' gli è buono a tirare il salario, ma a
dare ordine ch'e' si lavori, no. O se Filippo non ci fusse, o se egli
avessi mal lungo, come farebbe egli? Che colpa è la sua, se egli sta
male?". Gli Operai vistosi in vergogna per questa pratica,
deliberorono d'andare a trovar Filippo; et arrivati, confortatolo prima
del male, gli dicono in quanto disordine si trovava la fabbrica et in
quanto travaglio gli avesse messo il mal suo. Per il che Filippo con
parole appassionate, e dalla finzione del male, e dell'amore
dell'opera: "O non ci è egli" disse, "Lorenzo? Che non fa egli? Io mi
maraviglio pur di voi". Allora gli risposono gli Operai: "E' non vuol far
niente senza di te". Rispose loro Filippo: "Lo farei ben io senza lui".
La qual risposta argutissima e doppia bastò loro; e partiti, conobbono
che egli aveva male di voler far solo. Mandarono dunque amici suoi a
cavarlo del letto, con intenzione di levar Lorenzo dell'opera; e così
venuto Filippo in su la fabbrica, vedendo lo sforzo del favore in
Lorenzo, e che egli arebbe il salario senza far fatica alcuna, pensò a
un altro modo per scornarlo e per publicarlo interamente per poco
intendente in quel mestiero; e fece questo ragionamento agli Operai,
presente Lorenzo: "Signori Operai, il tempo che ci è prestato di
vivere, se egli stesse a posta nostra come il poter morire, non è
dubbio alcuno che molte cose che si cominciano, resterebbono finite,
dove elleno rimangono imperfette; il mio accidente, del male che ho
passato, poteva tormi la vita e fermare questa opera; però, acciò che
se mai più io ammalassi o Lorenzo, che Dio ne lo guardi, possa l'uno
o l'altro seguitare la sua parte, ho pensato che così come le Signorie
Vostre ci hanno diviso il salario, ci dividino ancora l'opera, acciò che
spronati dal mostrare ognuno quel che sa, possa sicuramente
acquistar onore et utile appresso a questa republica. Sono adunque
due cose le difficili, che al presente si hanno a mettere in opera: l'una
è i ponti, perché i muratori possino murare, che hanno a servire
dentro e di fuori della fabrica, dove è necessario tener su uomini,
pietre e calcina, e che vi si possa tener su la burbera da tirar pesi, e