Page 452 - Giorgio Vasari
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della cupola di fuori, grossi come si richiede et alti un braccio sopra la
cupola, scorniciato a tetto, largo braccia due che vi sia del colmo e
della gronda da ogni parte; muovansi piramidali dalla mossa loro, per
infino alla fine. Murinsi le cupole nel modo di sopra, senza armadure,
per fino a braccia trenta, e da indi in su in quel modo che sarà
consigliato, per que' maestri che l'averano a murare; perché la
pratica insegna quel che si ha a seguire".
Finito che ebbe Filippo di scrivere quanto di sopra, andò la mattina al
magistrato, e dato loro questo foglio, fu considerato da loro il tutto;
et ancora che eglino non ne fussino capaci, vedendo la prontezza
dell'animo di Filippo e che nessuno degli altri architetti non andava
con miglior gambe, per mostrare egli una sicurtà manifesta nel suo
dire col replicare sempre il medesimo in sì fatto modo, che pareva
certamente che egli ne avessi volte dieci, tiratisi da parte i Consoli,
consultorono di dargliene; ma che arebbono voluto vedere un poco di
sperienza, come si poteva volger questa volta senza armadura,
perché tutte l'altre cose approvavono. Al quale disiderio fu favorevole
la fortuna, perché avendo già voluto Bartolomeo Barbadori far fare
una cappella in S. Filicita e parlatone con Filippo, egli v'aveva messo
mano e fatto voltar senza armadura quella capella ch'è nello entrare
in chiesa a man ritta, dove è la pila dell'acqua santa, pur di sua
mano; e similmente in que' dì ne fece voltare un'altra in S. Iacopo
sopr'Arno per Stiatta Ridolfi, allato alla cappella dell'altar maggiore.
Le quali furon cagione che gli fu dato più credito che alle parole. E
così, assicurati i Consoli e gli Operai per lo scritto e per l'opera che
avevano veduta, gli allogorono la cupola, facendolo capo maestro
principale per partito di fave. Ma non gliene obligarono se non braccia
dodici d'altezza, dicendoli che volevano vedere come riusciva l'opera;
e che riuscendo come egli diceva loro, non mancherebbono fargli
allogagione del resto. Parve cosa strana a Filippo il vedere tanta
durezza e diffidenza ne' Consoli et Operai; e se non fusse stato che
sapeva che egli era solo per condurla, non ci arebbe messo mano;
pur, come disideroso di conseguire quella gloria, la prese e di
condurla a fine perfettamente si obligò. Fu fatto copiare il suo foglio
in su un libro dove il proveditore teneva i debitori et i creditori de'