Page 412 - Giorgio Vasari
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quegli  atti  rispondono  a  l'effetto,  prima  del  peccato  conoscendo  la
               loro vergogna, coprendola con le mani, e poi nella penitenza quando
               sono  dall'Angelo  fatti  uscir  fuori  di  Paradiso.  Nel  secondo  quadro  è
               fatto Adamo et Eva che hanno Caim et Abel piccoli fanciulli creati da
               loro; e così vi sono quando de le primizie Abel fa sacrifizio, e Caim de

               le  men  buone,  dove  si  scorge  negli  atti  di  Caim  l'invidia  contro  il
               prossimo, et in Abel l'amore in verso Iddio. E quello che è di singular
               bellezza è il veder Caim arare la terra con un par di buoi, i quali nella

               fatica del tirare al giogo l'aratro, paiono veri e naturali; così come è il
               medesimo Abel, che guardando il bestiame Caim li dà la morte; dove
               si  vede  quello  con  attitudine  impietosissima  e  crudele,  con  un
               bastone  ammazzare  il  fratello,  in  sì  fatto  modo  che  il  bronzo
               medesimo mostra la languidezza delle membra morte nella bellissima

               persona  d'Abel;  e  così  di  basso  rilievo  da  lontano  è  Iddio,  che
               domanda  a  Caim  quel  che  ha  fatto  d'Abel;  contenendosi  in  ogni
               quadro gli effetti di quattro storie. Figurò Lorenzo nel terzo quadro

               come Noè esce dall'Arca la moglie co' suoi figliuoli e figliuole e nuore
               et  insieme  tutti  gli  animali,  così  volatili  come  terrestri;  i  quali,
               ciascuno  nel  suo  genere,  sono  intagliati  con  quella  maggior
               perfezzione che può l'arte imitar la natura; vedendosi l'Arca aperta, e
               le  stagge  in  prospettiva  di  bassissimo  rilievo,  che  non  si  può

               esprimere la grazia loro. Oltre che le figure di Noè e degli altri suoi,
               non  possono  esser  più  vive,  né  più  pronte  mentre  faccendo  egli
               sagrifizio,  si  vede  l'arcobaleno,  segno  di  pace  fra  Iddio  e  Noè;  ma

               molto più eccellenti di tutte l'altre sono dove egli pianta la vigna, et
               inebriato  del  vino  mostra  le  vergogne,  e  Cam  suo  figliuolo  lo
               schernisce,  e  nel  vero  uno  che  dorma  non  può  imitarsi  meglio,
               vedendosi  lo  abandonamento  delle  membra  ebbre,  e  la
               considerazione et amore degli altri due figliuoli, che lo ricuoprono con

               bellissime attitudini. Oltre che v'è e la botte et i pampani e gli altri
               ordigni della vendemmia, fatti con avvertenza et accomodati in certi
               luoghi,  che  non  impediscono  la  storia,  ma  le  fanno  un  ornamento

               bellissimo.
               Piacque  a  Lorenzo  fare  nella  quarta  storia  l'apparire  de'  tre  Angeli

               nella  valle  Mambre,  e  faccendo  quegli  simili  l'uno  all'altro,  si  vede
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