Page 394 - Giorgio Vasari
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fare sfuggire le linee, e fare che in un piano lo spazio che è poco e
               piccolo acquisti tanto che paia assai lontano e largo e coloro che con
               giudizio sanno a questo con grazia aggiugnere l'ombre a' suoi luoghi
               e  i  lumi  con  colori,  fanno  senza  dubbio  che  l'occhio  s'inganna,  ché
               pare che la pittura sia viva e di rilievo. E non gli bastando questo,

               volle  anco  mostrare  maggiore  difficultà  in  alcune  colonne  che
               scortano per via di prospettiva, le quali ripiegandosi rompono il canto
               vivo della volta dove sono i quattro Evangelisti, la qual cosa fu tenuta

               bella e difficile; e invero Paulo in quella professione fu ingegnoso e
               valente. Lavorò anco in S. Miniato fuor di Fiorenza, in un chiostro, di
               verde terra e in parte colorito, la vita de' Santi padri nelle quali non
               osservò  molto  l'unione  di  fare  d'un  solo  colore  come  si  deono  le
               storie, perché fece i campi azzurri, le città di color rosso, e gli edifici

               variati secondo che gli parve, et in questo mancò, perché le cose che
               si  fingono  di  pietra  non  possono  e  non  deon  essere  tinte  d'altro
               colore. Dicesi che mentre Paulo lavorava questa opra, un abbate che

               era  allora  in  quel  luogo  gli  faceva  mangiar  quasi  non  altro  che
               formaggio; per che, essendogli venuto annoia, deliberò Paulo, come
               timido ch'egli era, di non vi andare più a lavorare, onde, facendolo
               cercar l'abbate, quando sentiva domandarsi da' frati, non voleva mai
               esser  in  casa,  e  se  per  avventura  alcune  coppie  di  quell'ordine

               scontrava per Fiorenza, si dava a correre quanto più poteva, da essi
               fuggendo.  Per  il  che  due  di  loro  più  curiosi  e  di  lui  più  giovani,  lo
               raggiunsero un giorno e gli domandarono per qual cagione egli non

               tornasse  a  finir  l'opra  cominciata  e  perché,  veggendo  frati,  si
               fuggisse; rispose Paulo: "Voi mi avete rovinato in modo che non solo
               fuggo  da  voi,  ma  non  posso  anco  praticare  né  passare  dove  siano
               legnaiuoli,  e  di  tutto  è  stato  causa  la  poca  discrezione  dell'abbate
               vostro; il quale, fra torte e minestre fatte sempre con cacio, mi ha

               messo in corpo tanto formaggio, che io ho paura, essendo già tutto
               cacio,  di  non  esser  messo  in  opra  per  mastrice;  e  se  più  oltre
               continuassi, non sarei più forse Paulo, ma cacio". I frati, partiti da lui

               con  risa  grandissime,  dissero  ogni  cosa  all'abate,  il  quale,  fattolo
               tornare al lavoro, gli ordinò altra vita che di formaggio.

               Dopo dipinse nel Carmine, nella cappella di San Girolamo de' Pugliesi,
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