Page 398 - Giorgio Vasari
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in certi luoghi dove sono tirati in prospettiva infino agl'embrici e'
tegoli del tetto. E nella morte di San Benedetto, mentre i suoi monaci
gli fanno l'essequie e lo piangono, sono alcuni infermi e decrepiti a
vederlo, molto belli. È da considerare ancora, che fra molti amorevoli
e divoti di quel Santo, vi è un monaco vecchio con dua grucce sotto le
braccia, nel qual si vede un affetto mirabile e forse speranza di riaver
la sanità. In questa opera non sono paesi di colore, né molti
casamenti o prospettive difficili, ma sì bene gran disegno e del buono
assai. In molte case di Firenze sono assai quadri in prospettiva, per
vani di lettucci, letti et altre cose piccole, di mano del medesimo; et
in Gualfonda particolarmente, nell'orto che era de' Bartolini, è in un
terrazzo, di sua mano 4 storie in legname piene di guerre, cioè cavalli
et uomini armati, con portature di que' tempi bellissime; e fra
gl'uomini è ritratto Paulo Orsino, Ottobuono da Parma, Luca da
Canale e Carlo Malatesti signor di Rimini, tutti capitani generali di
que' tempi. Et i detti quadri furono a' nostri tempi, perché erano
guasti et avevon patito, fatti racconciare da Giuliano Bugiardini, che
più tosto ha loro nociuto che giovato.
Fu condotto Paulo da Donato a Padova, quando vi lavorò, e vi dipinse
nell'entrata della casa de' Vitali di verde terra alcuni giganti che,
secondo ho trovato in una lettera latina che scrive Girolamo
Campagnola a Messer Leonico Tomeo filosofo, sono tanto belli che
Andrea Mantegna ne faceva grandissimo conto. Lavorò Paulo in fresco
la volta de' Peruzzi a triangoli in prospettiva, et in su' cantoni dipinse
nelle quadrature i quattro Elementi e a ciascuno fece un animale a
proposito: alla terra una talpa, all'acqua un pesce, al fuoco la
salamandra et all'aria il camaleonte che ne vive e piglia ogni colore. E
perché non ne aveva mai veduti, fece un camello che apre la bocca et
inghiottisce aria empiendosene il ventre; simplicità certo grandissima,
alludendo per lo nome del camello a un animale che è simile a un
ramarro, secco e piccolo, col fare una bestiaccia disadatta e grande.
Grandi furono veramente le fatiche di Paulo nella pittura, avendo
disegnato tanto che lasciò a' suoi parenti, secondo che da loro
medesimi ho ritratto, le casse piene di disegni. Ma se bene il disegnar
è assai, meglio è nondimeno mettere in opera, poiché hanno maggior