Page 389 - Giorgio Vasari
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d'Arezzo,  dove  per  la  comunità  fece  in  un  grande  ornamento  di

               marmo molte figurette e tonde e di mezzo rilievo, in un ornamento,
               dico, a una Vergine di mano di Parri di Spinello Aretino. Il medesimo
               fece di terra cotta, in quella città, la tavola della capella di Puccio di
               Magio in S. Francesco, e quella della Circoncisione per la famiglia de'

               Bacci.  Similmente  in  S.  Maria  in  Grado  è  di  sua  mano  una  tavola
               bellissima con molte figure, e nella compagnia della Trinità, all'altar
               maggiore, è di sua mano, in una tavola, un Dio Padre che sostiene

               con le braccia Cristo crucifisso circondato da una moltitudine d'angeli,
               e da basso San Donato e S. Bernardo ginocchioni. Similmente nella
               chiesa et in altri luoghi del Sasso della Vernia fece molte tavole che si
               sono mantenute in quel luogo deserto, dove niuna pittura, né anche
               pochissimi  anni  si  sarebbe  conservata.  Lo  stesso  Andrea  lavorò  in

               Fiorenza  tutte  le  figure  che  sono  nella  loggia  dello  spedale  di  S.
               Paulo, di terra invetriata, che sono assai buone, e similmente i putti,
               che  fasciati  e  nudi  sono  fra  un  arco  e  l'altro  ne'  tondi  della  loggia

               dello spedale degl'Innocenti, i quali tutti sono veramente mirabili e
               mostrano  la  gran  virtù  et  arte  d'Andrea;  senza  molte  altre,  anzi
               infinite, opere che fece nello spazio della sua vita, che gli durò anni
               ottantaquattro.  Morì  Andrea  l'anno  1528  et  io,  essendo  ancor
               fanciullo, parlando con esso lui gli udii dire, anzi gloriarsi, d'essersi

               trovato a portar Donato alla sepoltura; e mi ricorda che quel buon
               vecchio di ciò ragionando n'aveva vanagloria.

               Ma per tornare a Luca, egli fu con gl'altri suoi sepellito in San Pier
               Maggiore, nella sepoltura di casa loro; e dopo lui nella medesima fu
               riposto  Andrea,  il  qual  lasciò  due  figliuoli  frati  in  San  Marco  stati

               vestiti  dal  reverendo  fra'  Girolamo  Savonarola,  del  quale  furono
               sempre  que'  della  Robbia  molto  divoti,  e  lo  ritrassero  in  quella
               maniera che ancora oggi si vede nelle medaglie. Il medesimo, oltre i
               detti due frati, ebbe tre altri figliuoli: Giovanni, che attese all'arte e

               che  ebbe  tre  figliuoli,  Marco,  Lucantonio  e  Simone  che  morirno  di
               peste l'anno 1527 essendo in buona espettazione; e Luca e Girolamo,
               che  attesono  alla  scultura;  de'  quali  due,  Luca  fu  molto  diligente
               negl'invetriati  e  fece  di  sua  mano,  oltre  a  molte  altre  opere,  i

               pavimenti  delle  logge  papali,  che  fece  fare  in  Roma,  con  ordine  di
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