Page 384 - Giorgio Vasari
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quella  parte  che  è  verso  la  chiesa,  le  quali  mancavano,  secondo  il
               disegno di Giotto, a canto a quelle dove sono le scienze et arti, che
               già  fece,  come  si  è  detto,  Andrea  Pisano.  Nella  prima  Luca  fece
               Donato che insegna la gramatica; nella seconda Platone et Aristotile
               per  la  filosofia;  nella  terza  uno  che  suona  un  liuto,  per  la  musica;

               nella quarta un Tolomeo per l'astrologia e nella quinta Euclide per la
               geometria; le quali storie per pulitezza, grazia e disegno avanzarono
               d'assai  le  due  fatte  da  Giotto,  come  si  disse,  dove  in  una  per  la

               pittura Apelle dipigne e nell'altra Fidia per la scultura lavora con lo
               scarpello. Per lo che i detti Operai, che oltre ai meriti di Luca furono a
               ciò  fare  persuasi  da  Messer  Vieri  de'  Medici,  allora  gran  cittadino
               popolare, il quale molto amava Luca, gli diedero a fare l'anno 1405
               l'ornamento di marmo dell'organo che grandissimo faceva allora far

               l'Opera, per metterlo sopra la porta della sagrestia di detto tempio.
               Della  quale  opera  fece  Luca  nel  basamento  in  alcune  storie,  i  cori
               della musica che in varii modi cantano; e vi mise tanto studio e così

               bene  gli  riuscì  quel  lavoro,  che,  ancora  che  sia  alto  da  terra  sedici
               braccia, si scorge il gonfiare delle gole di chi canta, il battere delle
               mani da chi regge la musica in sulle spalle de' minori, et insomma
               diverse  maniere  di  suoni,  canti,  balli  et  altre  azzioni  piacevoli  che
               porge  il  diletto  della  musica.  Sopra  il  cornicione  poi  di  questo

               ornamento, fece Luca due figure di metallo dorate, cioè due Angeli
               nudi,  condotti  molto  pulitamente,  sì  come  è  tutta  l'opera,  che  fu
               tenuta  cosa  rara;  se  bene  Donatello,  che  poi  fece  l'ornamento

               dell'altro organo che è dirimpetto a questo, fece il suo con molto più
               giudizio e pratica che non aveva fatto Luca, come si dirà al luogo suo,
               per avere egli quell'opera condotta quasi tutta in bozze e non finita
               pulitamente,  acciò  che  apparisse  di  lontano  assai  meglio,  come  fa,
               che  quella  di  Luca,  la  quale,  se  bene  è  fatta  con  buon  disegno  e

               diligenza,  ella  fa  nondimeno  con  la  sua  pulitezza  e  finimento,  che
               l'occhio per la lontananza la perde e non la scorge bene come si fa
               quella di Donato, quasi solamente abbozzata. Alla quale cosa deono

               molto  avere  avvertenza  gl'artefici  perciò  che  la  sperienza  fa
               conoscere che tutte le cose che vanno lontane, o siano pitture o siano
               sculture  o  qualsivoglia  altra  somigliante  cosa,  hanno  più  fierezza  e
               maggior forza se sono una bella bozza che se sono finite; et oltre che
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