Page 334 - Giorgio Vasari
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contraffatto, che si dice (tanto può alcuna fiata l'immaginazione) che
la detta figura da lui dipinta gl'apparve in sogno domandandolo dove
egli l'avesse veduta sì brutta e perché fattole tale scorno con i suoi
pennelli, e che egli, svegliatosi dal sonno, per la paura non potendo
gridare, con tremito grandissimo si scosse di maniera che la moglie
destatasi lo soccorse; ma nientedimanco fu per ciò a rischio,
strignendogli il cuore, di morirsi per cotale accidente subitamente.
Benché ad ogni modo spiritaticcio e con occhi tondi poco tempo
vivendo poi, si condusse alla morte lasciando di sé gran desiderio
agl'amici, et al mondo due figliuoli: l'uno fu Forzore orefice, che in
Fiorenza mirabilmente lavorò di niello, e l'altro Parri, che imitando il
padre di continuo attese alla pittura e nel disegno di gran lunga lo
trapassò. Dolse molto agl'Aretini così sinistro caso con tutto che
Spinello fusse vecchio, rimanendo privati d'una virtù e d'una bontà
quale era la sua. Morì d'età d'anni novanta dua et in Santo Agostino
d'Arezzo gli fu dato sepoltura, dove ancora oggi si vede una lapida
con un'arme fatta a suo capriccio, dentrovi uno spinoso. E seppe
molto meglio disegnare Spinello che mettere in opera, come si può
vedere nel nostro libro dei disegni di diversi pittori antichi, in due
Vangelisti di chiaro scuro et un San Lodovico disegnati di sua mano,
molto begli. Et il ritratto del medesimo che di sopra si vede, fu
ricavato da me da uno che n'era nel Duomo vecchio, prima che fusse
rovinato. Furono le pitture di costui dal 1380 infino al mille e
quattrocento.
FINE DELLA VITA DI SPINELLO PITTORE ARETINO